Profezie, polemiche e paracadute: le tre “P” di Palermo-Hellas Verona. Intanto al “Barbera” sarà sold out
Ci siamo. Il conto alla rovescia è ufficialmente partito. Mancano cinque giorni alla sfida più attesa della stagione. La partita più importante dell’anno si giocherà domenica sera allo stadio “Renzo Barbera” contro l’Hellas Verona, ma fuori dal campo è già cominciata. A molti potrebbe sembrare un deja-vu, perché un clima simile si era già respirato nella settimana che ha preceduto un altro incontro chiave per il destino del Palermo, ovvero la trasferta di Frosinone. Anche stavolta, infatti, ancora prima che gli uomini di Ballardini iniziassero la ripresa in vista della sfida, ci ha pensato il patron Maurizio Zamparini a mettere un po’…di pepe.
Il numero uno del club di viale del Fante si è detto sicuro della salvezza della propria squadra, scatenando le ire di chi, come il presidente del Carpi Stefano Bonacini, lo ha definito «di cattivo gusto» ancora prima di affibbiargli la nomina di «veggente». Profezie a parte, la verità è che Maurizio Zamparini fa parte di tutti quelli che, dopo una stagione sciagurata come quella dei rosanero, ora più che mai credono nella salvezza. E d’altronde come dargli torto? Solamente poche settimane fa il Palermo era dato per retrocesso dalla maggior parte di tifosi ed addetti ai lavori. Adesso, invece, l’ago della bilancia pende più che mai in favore dei palermitani.
Via con gli scongiuri, dunque, per i più scaramantici. Non bisogna infatti dimenticare che prima di cantar vittoria c’è ancora una partita da affrontare. Una gara che ha tutti i presupposti per non essere una qualunque. Per diverse ragioni. Innanzitutto perché l’avversario è sì già retrocesso, ma non per questo regalerà qualcosa agli uomini di Ballardini (Hellas Verona-Juventus docet). Poi, perché a dispetto di quanto accaduto finora in questa stagione, al “Renzo Barbera” è previsto il pubblico delle grandi occasioni. Altro che Palermo-Juventus, “rischia” di essere proprio la sfida contro gli scaligeri quella dei record di incassi e spettatori. Le premesse ci sono tutte, basti guardare le file di oggi nelle ricevitorie e la nota apparsa nel pomeriggio sul sito ufficiale del Palermo: 5000 i tagliandi venduti. E siamo soltanto al primo giorno.
Una gara, quella tra i rosanero ed i gialloblù, che al di là delle polemiche Zamparini-Bonacini, continua ad attirare su di sé tutte le attenzioni per un altro motivo. Si tratta del famoso paracadute, un regolamento che, secondo i più “maligni”, spingerà gli uomini di Delneri a non impegnarsi più di tanto per provare a battere i rosanero. Un’ipotesi che fa senz’altro scalpore, ma che mette in secondo piano i meriti di un’eventuale salvezza conquistata dalla compagine del capoluogo siciliano. Per giunta ancora prima che questa venga raggiunta e quasi “infangandola”. Il realtà, checché ne dicano i più ottimisti, la salvezza è ad un passo, ma tutta da sudare. Lo sanno i giocatori e lo sa quel mister che in silenzio e con tanto lavoro sta provando a compiere un miracolo calcistico. E quindi -5 giorni a Palermo-Hellas Verona. L’ora dei verdetti sta per arrivare.