Prodezza Chiricò: «Io come Mascara a Palermo? Li era serie A…»

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” riporta un’intervista a Cosimo Chriricò.

Il tiro scoccato da 54 metri e finito in rete è diventato il gesto da copertina dell’intera stagione. Un manifesto che simboleggia il volo del Catania verso l’alta classifica dopo un paio di cadute impreviste. Cosimo Chiricò, il giorno dopo il gol da antologia, è più che mai il simbolo della rinascita rossazzurra.

Recidivo Non è l’unica prodezza, quella firmata a Caserta, dell’attaccante. «Nel 2012 giocavo nel Lecce e ho segnato un gol simile al Treviso. Come è capitato domenica, avevo visto il portiere fuori dai pali e ho tentato. A volte si ha fortuna, ma a volte si sbaglia completamente la mira. Sono stato aiutato dalla buona sorte. Chiaramente un gol come questo non lo dimentichi. Lo porterò dentro di me per tutta la vita». Chiricò è rimasto umile, nelle dichiarazioni del post partita ha cercato di sviare il discorso. Ma un gol così lo vedranno anche a Tonga. Era questa la frase che nel 2009 il telecronista di Sky esclamò quando vide Giuseppe Mascara colpire al volo da centrocampo (si calcola 4 metri più in avanti) mettendo la firma nel derby da Serie A giocato a Palermo. Chiricò non cerca accostamenti illustri:

«Mascara è Mascara, quello è stato un gol realizzato in Serie A. Nel mio caso il palcoscenico è un altro, ma sono felice per il successo del Catania. Lo abbiamo meritato ampiamente». Chiricò era stato l’uomo dei due assist che avevano permesso a Di Carmine di siglare la doppietta utile per battere il Picerno. Ieri l’altro ne ha sfornato un altro per lo stesso centravanti e poi ha segnato il suo secondo gol personale con un’altra conclusione a sorpresa dalla distanza: «Mi piace servire i compagni, fa parte di un gioco di squadra che il nostro allenatore ha organizzato. Seguiamolo, perchè è un tecnico davvero preparato. Certo, il gol personale l’ho sempre cercato, ma senza stress perché sapevo che sarebbe arrivato presto». Detto, fatto.