«Ho bevuto e bevuto per due, tre giorni… non ricordo cosa sia successo. A causa dell’alcool ho problemi di memoria. Non ero me stesso, so che è brutto, ma ero sotto l’effetto di alcool: sono una persona sola, ho difficoltà a fidarmi delle persone perché in passato sono stato tradito in parecchie storie. E così mi sono rifugiato da solo nell’alcol ma mi rendo conto che è stato l’errore peggiore della mia vita. Chiedo sinceramente scusa alla ragazza, alla mia famiglia…». Sarebbero queste le parole di Wissam Ben Yedder rilasciate nella sua testimonianza durante il processo nei suoi confronti per le accuse di stupro.
L’attaccante francese, infatti, è stato arrestato nella sua casa di Cap d’Ail la notte del 6 settembre: intorno alle 3 del mattino, ha accompagnato in macchina una ragazza di 23 anni. Successivamente le ha messo una mano sulla coscia, per poi baciarla e arrivare ad un rapporto sessuale. Arrestato dalle forze dell’ordine con un tasso alcolemico altissimo e ora in custodia cautelare, la punta centrale di 34 anni è ora nei guai. Il pubblico ministero avrebbe chiesto 2 anni e 6 mesi di reclusione, di cui 18 mesi con sospensione condizionale della pena. La sentenza definitiva è attesa per il 12 novembre.