Presentato il Docufilm della Feralpisalò. Balestrero sulla semifinale a Palermo: “Al Barbera entusiasmo trascinante” (VIDEO)

È avvenuta ieri sera presso il Teatro Alberti di Desenzano, in occasione della cena natalizia con i partner, la première del docufilm realizzato e autoprodotto internamente dalla Media House del club verdeblù. Si chiama “OttoQuattroVentitrè – la volata finale” e racconta attraverso riprese esclusive, dietro le quinte, interviste ed immagini di repertorio la cavalcata dei Leoni del Garda verso la prima, storica promozione in Serie B, arrivata proprio l’8 aprile scorso.

La narrazione è cronologica, ma vive anche un paio di flashback che ne aumentano il pathos: l’attesa prima della sfida decisiva con la Triestina, poi decisa da Butić, e la scintilla scoccata a Palermo, l’anno prima, durante la semifinale playoff persa contro i rosanero. Tanti i protagonisti coinvolti: dal Presidente Giuseppe Pasini al capitano Elia Legati, passando da mister Stefano Vecchi e Simone Guerra fino all’Ad Marco Leali e al vice presidente Dino Capitanio. Ma anche alcuni aneddoti raccontati da Federico Carraro (“Il mister ci chiese di non guardare la partita della Pro Sesto, ma eravamo tutti in camera con i tablet accesi…”) o Filippo Pittarello, che rivive il rigore sbagliato a Trento. Oltre a loro anche altri protagonisti dentro e fuori dal campo per un girato totale di oltre 3 ore da cui sono state estratte due versioni: una da 45 minuti e quella extended, da 80, che sarà poi regalata internamente compresi i protagonisti del gruppo squadra che oggi non vestono più la maglia verdeblù.

Tra gli interventi c’è anche quello di Davide Balestrero nell’anteprima pubblicata dalla società sui social nel quale parla proprio della semifinale contro il Palermo al Barbera.

Ecco le sue parole:

«Arrivare a giocarsi la serie B era un obiettivo insperato, non si credeva di poter arrivare a giocarsi la promozione. In uno stadio con 35mila persone con un’iniziativa della società che ha dato tantissima visibilità a noi. Siamo entrati in campo un po in ritardo per via del cordone di gente fuori, c’era il Barbera mezzo pieno con 16-17 mila persone in piedi che ci applaudivano. Noi eravamo un po così, “che succede, siamo rosanero?”. Poi anche entrare in campo, è stata una partita bella. Purtroppo l’abbiamo persa all’andata, però noi eravamo anche arrivati bene a quel punto, stavamo bene anche nei singoli. Abbiamo beccato una squadra, una società e dei tifosi con un entusiasmo trascinante, sono cose che danno qualcosa in più. Giocare con 35mila persone che ti incitano da qualcosa. Noi a Palermo ne avevamo 6 più qualche genitore tra cui i miei (ride, ndr). Ne parliamo ancora con i compagni, è stato un punto importante della stagione poi attuale, accarezzi un sogno, quasi lo tocchi con mano vedendo un atmosfera del genere e dici, perché non provare ad arrivarci».