«Sarò ancora arrabbiato per la retrocessione dell’anno scorso anche quando ripartirà il prossimo campionato ma credo sia giusto così: c’è ancora rabbia per la retrocessione in uno dei campionati più irregolari della storia della B, ma non voglio far polemica. Per quanto riguarda il club, ho detto 40 giorni fa che sono intenzionato a cedere la società ma vorrei darla a interlocutori seri, credibili e perbene perché di situazioni limite nel calcio ce ne sono già abbastanza. Finora si sono avvicinate o persone che non possono, a mio parere, prendere la società, e altre che potrebbero ma stanno ancora facendo le loro valutazioni. Purtroppo in Italia il calcio si fa male da solo. Tutta questa continuità di scandali e irregolarità non aiutano a portare dentro al calcio aziende serie e persone perbene. La moneta cattiva scaccia quella buona, l’effetto è questo qua. Nella B frequentata l’anno scorso ma anche in questa C le situazioni borderline o anche al di là della linea sono tante. Quindi la gente non ha voglia di competere con squadre che pagano in nero importi stratosferici, altri che fanno robe strane coi marchi, altre che pagano all’ultimo secondo, playoff che slittano e così via». Queste le parole rilasciate da Massimo Secondo, presidente della Pro Vercelli, in conferenza stampa.