Pres. club siciliano: «Non so se domenica ci presenteremo in campo»
In casa Gela non si respira una buona aria. Il presidente Angelo Mendola intervenuto in conferenza stampa ha presentato le sue dimissioni, ma non solo. Queste le sue dichiarazioni: «Chiedo scusa se l’avere difeso gli interessi della città e del Gela calcio ha urtato la sensibilità di qualcuno. Quanto successo stamane tra mio fratello e Siciliano è sicuramente frutto delle tensioni che negli ultimi mesi stanno dilaniando il Gela calcio. Per queste ragioni consegno la squadra personalmente nelle mani del sindaco o e del suo vice. Non so nemmeno se la squadra domenica si presenterà a Palmi. Al Comune non abbiamo mai chiesto soldi, ma solo servizi. Lo stadio “Presti” è in stato di totale abbandono e da due mesi inviamo Pec venendo regolarmente ignorati. Ci hanno detto che la squadra aveva i bilanci a posto ed invece ci ritroviamo con un debito di 140 mila euro. Non solo, c’erano due mensilità non pagate che adesso rischiano di tramutarsi in penalizzazioni se non assolviamo in breve tempo. Tutto doveva essere compensato con crediti che ci risultano inesistenti. Siciliano dice che siamo una società privata e che non siamo in grado di sostenere economicamente la squadra? Noi vogliamo solo investimenti sul Presti. Sappiamo quanto costa un campionato e per questo stiamo investendo tra i 600 e i 900 mila euro. Abbiamo un programma triennale ma senza la gestione dello stadio ed una interlocuzione tutto diventa impossibile».