Giorni difficili per Urbano Cairo.
Il Torino deve ancora conquistarsi la permanenza in Serie A e preoccupano anche le nubi di una vicenda cominciata nel 2013: la battaglia legale tra RCS e il fondo americano Blackstone.
“Il Fatto Quotidiano” ha spiegato la situazione. Il tutto era partito nel 2013, quando RCS aveva venduto il suo palazzo di via Solferino a Blackstone, per un totale di 120 milioni di euro accompagnato da un contratto di affitto dello stabile a 10,3 milioni l’anno. Tre anni dopo, il gruppo editoriale era stato acquistato da Urbano Cairo, che tuttavia si era sin da subito fortemente schierato contro l’affare, tanto da arrivare, nel 2018, a intentare causa contro Blackstone. Venerdì, il lodo arbitrale seguito alla causa ha visto vincitore il fondo. Cairo aveva praticamente accusato gli americani di usura, essendosi approfittati di una situazione di bisogno di RCS. Il lodo ha invece dato ragione a Blackstone, dichiarando che il gruppo ha venduto gli stabili “per motivi gestionali”. Gli americani chiederanno 300 milioni a RCS e 300 milioni a Cairo in persona. Cifre che il gruppo editoriale non si può neanche lontanamente permettere.