L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma su Claudio Gomes sempre più una certezza per Corini.
Che la linea mediana sia a due, tre, quattro o cinque il suo apporto alla causa è sempre rilevante, tanto per la capacità di adattarsi facilmente alla posizione di centrale 0 interno quanto per l’abilità in interdizione e ripartenza: Gomes é l’esempio pertetto di ciò che Corini chiede spesso ai giocatori in termini di lavoro sporco e di quelle piccole azioni che possono rivelarsi determinanti per far vincere una partita. Intercetti, strappi, tocchi di prima: c’è questo e molto altro nel vocabolario calcistico del francese.
Lo scorsa anno aveva impressionato per la semplicità disarmante con cui si era abituato a un campionato dai ritmi altissimi come la Serie B: adesso. nonascante un posto da titolare non assicurato, si sta comunque confermando fondamentale nella scacchiere rosanero. ll ballottaggio tra lui e Stulac sembra destinata ad accompagnare l’intera stagione, dopo che nella precedente l’assenza prolungata per infortunio dello sloveno aveva dato carta bianca per un utilizzo quasi a piena regime del francese.
Il tecnico opera la sua scelta in base alle caratteristiche dell’avversario: Gomes garantisce maggiore ordine e un gioco principalmente palla a terra. Stulac è un’arma soprattutto su calci piazzati e lanci in verticale. Contro il Modena ha giocato il numero 4 che nella ripresa è stato affiancato dal «rivale» spostando il proprio raggio d’azione sulla mezzala sinistra: ciononostante la soluzione del doppio play, utilizzata da Corini contro Cagliari e Bari, è stata poi accantonata a vantaggio di un atteggiamento più muscolare,