L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sul derby del cuore che si è tenuto ieri al “Renzo Barbera”.
Chi l’avrebbe mai detto che ad unire Palermo e Catania in un unico abbraccio sia un fenomeno atmosferico come la pioggia? Pioggia intesa sia come fenomeno di distruzione che come fenomeno di ricostruzione. Il 26 ottobre, infatti, le alluvioni hanno fortemente danneggiato la città di Catania e, soprattutto, il mercato della Pescheria, mettendo in ginocchio numerose attività commerciali che dipendevano da esso.
Dopo 46 giorni, in un contesto ambientale disturbato ancora una volta dalla pioggia, Palermo e Catania si ritrovano assieme, abbracciate, unite per una storia comune: la Sicilia. Un pomeriggio dove tutti luoghi comuni e le distanze vengono espressamente cancellati. Si comincia con il presidente del Catania, Ferraù, esclamare “arancina” prima del suo collega palermitano Mirri, che, con palese difficoltà, lo imita declinando al maschile il nome del famoso pezzo di rosticceria siciliano. Tra gli ospiti istituzionali presenti al Barbera, il sindaco Leoluca Orlando e il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli. Entrambi, all’unisono, sottolineano l’importanza dell’evento e la valenza che ne comporta per l’intera isola: “Forza Sicilia” lo slogan istituzionale che si muove dal campo con l’obiettivo di arrivare fin su la tribuna e da qui fino a Catania.
Nek apre le danze, Malika Ayane le accompagna durante l’intervallo. Due interventi musicali belli e coraggiosi, visto il contesto. Ebbene sì, perché a far da cornice a tutto questo, la solita e incessante pioggia che, probabilmente, ha influito nella scelta da parte degli spettatori del “Renzo Barbera” di disertare gli spalti. A fine partita, l’annuncio da parte di Roy Paci e Ismaele La Vardera: l’obiettivo di raccogliere 28 mila euro utili per ricostruire il mercato della Pescheria di Catania è stato raggiunto grazie sia alle presenze del pubblico (circa un migliaio) allo stadio che ai pacchetti di biglietti acquistati dalle aziende per stare vicini alla città di Catania flagellata dal maltempo di ottobre.