Prandelli: «Gilardino ragazzo serio, un leone. Vi racconto due aneddoti di quando era al Parma»
Ai microfoni di “Calciomercato.it”, Cesare Prandelli ha parlato di Gilardino, da lui allenato al Parma: «Il mio primo incontro con lui fu a Parma. Lo avevo notato nella Primavera del Piacenza e segnalato al presidente del Verona, Pastorello. A Parma poi trovai un ragazzo dall’incredibile serietà, dall’entusiasmo travolgente e fin da subito in campo un leone. Fuori dal campo è sempre stato una persona mite ed educata, aspetti che gli hanno permesso di divenire un grande campione. Un aneddoto? Ne ho tanti ma, adesso, me ne vengono in mente due in particolare. Un anno a Parma lui era la quarta punta dietro Adriano, Mutu e Bonazzoli. In una partita in casa del Chievo,partì dalla panchina ed entrò negli ultimi minuti con la squadra in vantaggio. Riversò tanta di quella rabbia che gli permise anche di andare in rete. Quell’atteggiamento mi rimase negli occhi. Un’altra volta, era un venerdì mattina, al campo di allenamento lo vidi triste e gli chiesi cosa lo stesse turbando. Lui motivò il suo malumore col fatto di non essere riuscito a segnare nell’amichevole del giorno prima. L’emblema del tipo di ragazzo e di professionista, l’attaccante che ogni allenatore vorrebbe avere»