Intervistato da “Il Corriere della Calabria” Donato Patera, uno dei componenti del pool difensivo della Reggina all’indomani della sentenza del TAR del Lazio.
Ecco le sue parole:
«Svolgendo questa professione da tempo, sono arrivato alla conclusione che non si può mai essere troppo ottimisti o pessimisti. Noi in questo ricorso ci abbiamo creduto tanto, ci abbiamo lavorato a lungo ed eravamo, anzi, siamo ancora convinti delle nostre ragioni. Siamo rimasti molto sorpresi dalla sentenza del Tar, soprattutto dopo la discussione che si è venuta a sviluppare durante l’udienza di mercoledì. A questo punto attendiamo le motivazioni della sentenza per conoscere i motivi della decisione. Noi, come pool di avvocati che difendono la Reggina calcio, un’idea ce la siamo fatta, ma al momento preferiamo non esporla. Prima vogliamo leggere le carte. Già nei prossimi giorni presenteremo domanda al Consiglio di Stato con riserva, in attesa di conoscere le motivazioni della sentenza del Tar e integrare l’eventuale nostra difesa. Continuiamo ad essere fiduciosi e non è assolutamente vero che il Consiglio di Stato tende a confermare ciò che decide il Tar. In passato mi è capitato di capovolgere al Consiglio di Stato sentenze negative del Tar. Così come tante volte ho vinto in Cassazione dopo aver perso in primo e secondo grado. Di certo, la sentenza del Consiglio di Stato non arriverà prima del 29 agosto perché non ci sono i tempi tecnici per anticiparla. Saladini non mollerà di un millimetro. So che porterà la questione in tutti i gradi di giudizio che l’ordinamento gli consente, arriverà anche alla Corte Europea se sarà il caso. Come noi, è convinto di essere nel giusto».