L’edizione odierna del “Corriere dello Sport” riporta un’intervista ad Alberto Pomini, portiere del Palermo. Il rosanero ha parlato del suo momento personale e di quello della squadra: «Ho meno mercato di altri. Arrivati a una certa età, ci vuole qualcuno che ti conosca o che hai già avuto. A me la serenità arriva da Foschi che mi ha rassicurato: “Non ti preoccupare, se andiamo in A, ci sarà spazio per te”. Mancano due mesi e ci stiamo giocando tutto. Dipende dalla A. Non solo per Pomini o per Rispoli, ma per il futuro del Palermo».
Quarant’anni è la sua soglia per dire basta? «Quaranta e sei mesi, l’allungo poco alla volta di un semestre (ride, ndr). Non ho voglia di smettere. Sarebbe il massimo conquistare la A e continuare qui, dove mi sento importante, a prescindere. Sto bene non ho necessità di gestirmi. Vado dritto come una fucilata e finché ne ho …. poi magari a giugno non trovo niente. Intanto, ho riscoperto emozioni, non mi sento più in stand by come a Sassuolo».