Intervenuto ai microfoni di “TMW” Alberto Pomini si è espresso in merito al periodo di emergenza per il Coronavirus che il paese sta attraversando. Ecco alcune sue parole: “Cerchi di apprezzare le cose che nella vita frenetica dai per scontato. Stai con la famiglia. Sembra sian passati due mesi, son tre giorni… Però fino a giovedì ci siamo allenati, la Lega ha deciso di fermare tutto. Situazione Treviso-Venezia? E’ stata la zona che, già da tempo, è stata colpita. A livello numerico il Veneto è riuscito a contenere l’epidemia. Da giorni abbiamo cambiato le abitudini, poi i bambini erano già a casa per le vacanze di carnevale: al momento del picco c’era meno aggregazione e questo ha forse aiutato. Come cambia la vita da atleti? Fino a sabato scorso è stata una vita normale, l’unica preoccupazione erano le porte chiuse. Dall’inizio della settimana, quando è diventata zona rossa, ci siamo allenati in modo normale con precauzioni. Poi alla fine ci siamo divisi in gruppi e in spogliatoi, evitando partitelle e contatti. In palestra guanti monouso e disinfettanti ma poi il club ha deciso di stoppare le attività. Allenamenti? Arrivano programmi di lavoro individuale che cercheremo di fare. E’ da capire come e cosa potremo fare, siamo però in un momento della stagione dove se rallenti un po’ non perdi nulla. Certo, quando riprenderemo, dovremo capire anche come. Non possiamo riaprire il giorno X e giocare il giorno dopo: va preservata la salute dei calciatori, anche in quel senso».