Polveriera Palermo, dalla festa al caos: Baldini rinuncia a 250 mila euro. Saltano Pierozzi e Calò? Le ultime
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Baldini dimessosi dal Palermo rinunciando 250mila euro.
Dimettersi vuol dire rinunciare all’ingaggio, e Baldini aveva un anno di contratto a 250 mila euro. Ma quello dei soldi per lui è l’ultimo dei pensieri. Chi è stato al suo fianco in questa dura giornata l’ha visto triste e arrabbiato. Comprensibile: a Palermo, dopo la cavalcata da Natale alla finale dei playoff, aveva deciso di restare a vivere, dopo aver comprato a Mondello la villa che era stata di Vycpalek.
Una scelta di vita dovuta all’affetto verso la città, ricambiato ampiamente dalla gente. Ma fino a quando? Il calcio fa cambiare in fretta i rapporti. Baldini lavora sull’entusiasmo, avrebbe voluto proseguire nella scalata, portare il Palermo in Serie A. Anche City Group lavora per crescere, ma con i suoi tempi e le sue logiche. Questo anno sarebbe dovuto essere di transizione, inserendo nuovi metodi di lavoro, dalle call alle strutture ai nuovi membri nello staff.
Magari mettendo in discussione il valore di qualche giocatore, comunque incidendo, tanto da non far sentire più Baldini e Castagnini al centro del progetto. Non è stato il mercato la causa del divorzio: le operazioni definite erano state proposte da Castagnini (e Baldini) e avallate dalla proprietà, e ora ovviamente tutto si blocca (vedi gli arrivi di Pierozzi dall’Alessandria e di Calò dal Genoa).