«Domani insieme all’Assessore Sergio Parisi incontreremo Maurizio Pellegrino, rappresentante della cordata. L’idea dell’azionariato diffuso è una scelta importante, potrebbe permettere di raggiungere un quid di risorse significativo, ognuno deve fare la propria parte, tutti gli imprenditori della Città. E’ importante perchè si tratta di un progetto condiviso, non limitato solo una decina di imprenditori. Sono disponibile a svolgere anche una funzione nel tentativo di stimolare altri soggetti a dare una mano attraverso la sottoscrizione delle azioni. Mi auguro che si possa evitare il fallimento, la perdita della matricola rappresenta un disastro per la città, non solo per il Catania. Il calcio determina ricadute importantissime dal punto di vista economico, chi non percepisce questo fa un enorme errore, quindi questo è un problema della città intera. Ci sono stati altri imprenditori interessati ma si sono defilati, ormai dobbiamo concentrarci sull’unica possibilità rimasta che è rappresentata dalla cordata. La partita si sarebbe dovuta chiudere qualche mese fa, quello che ha sancito la procura attraverso la formalizzazione dell’istanza di fallimento è un fatto di estrema gravità, quindi siamo ai titoli di coda e non c’è più tempo da perdere. Sarebbe stato opportuno farlo qualche mese addietro. Secondo me questa società in passato ha regalato grandi emozioni e soddisfazioni ai propri tifosi, siamo grati a Pulvirenti per quello che ha fatto ma questo ciclo è terminato. Mi auguro che nei prossimi giorni ci sia una inversione di atteggiamento da parte del patron Antonino Pulvirenti, se fossi in lui sancirei al più presto il passaggio del testimone. Ormai il giocattolo si è rotto. Ricordo che in caso di fallimento è il Sindaco che dovrà cercare l’eventuale cordata a cui affidare il club. Sinceramente rimasi basito quando ci fu una reazione scomposta da parte di Lo Monaco e Pulvirenti al mio comunicato dopo la partita Catania-Casertana giocata a porte chiuse per le insolvenze con il servizio di sicurezza. Lo scontro costante che ha determinato Lo Monaco in passato con tutte le componenti ( tifosi, stampa e addetti ai lavori) è stata una pagina tristissima della storia della nostra squadra. Tornando all’attualità, ho sentito ieri mattina il Presidente Astorina, prima delle dimissioni dell’Ad Di Natale e del vicepresidente Scuderi. Sono curioso di sapere come mai il Presidente non si sia dimesso ed anche le motivazioni per cui si sono defilati invece i due terzi del cda. Dal punto di vista imprenditoriale comunque, investire nel Catania rappresenta una scelta coraggiosa e di cuore. Dobbiamo salvaguardare la matricola, il titolo sportivo ma soprattutto la nostra città. La priorità rimane questa. Farò tutto il possibile affinchè si eviti il fallimento». Queste le parole del sindaco di Catania, Salvo Pogliese, rilasciate ai microfoni di “Unica Sport” in merito alla situazione legata al Catania Calcio.