Pochi ma buoni, davanti ai fedelissimi il Palermo fa faville. Che tifo al “Barbera”!

Altra vittoria importantissima quella conquistata dal Palermo ieri contro la Sampdoria. I rosanero, guidati ancora dai propri leader, sono tornati a far punti tra le mura amiche. Vittoria al Barbera che mancava dal 24 gennaio, quando l’Udinese venne battuta per 4-1.

Vazquez e compagni hanno fatto faville, bel gioco mischiato a cuore e grinta per continuare a restare vivi nella corsa salvezza. A contornare la gara è stato un “Barbera” semivuoto per via dell’ordinanza del prefetto, guarnito soltanto da quei diecimila circa, che ad inizio stagione hanno confermato la propria fede verso la squadra. Ma pur senza tifo organizzato i sostenitori rosanero non hanno fatto mancare il proprio apporto a Sorrentino e compagni.

Anzi, quei cori che si innalzavano spontanei, davano quel qualcosa in più all’intero ambiente che, senza distinzioni di settore, intonava le stesse parole quasi all’unisono. Dal semplice “Palermo, Palermo” al “Difendiamola”, passando per il classico “Chi non salta è catanese”; il “Barbera”, agli occhi vuoto e desolato ha dato il proprio contributo, riempiendo le orecchie degli addetti ai lavori e di chi guardava da casa di un boato da pubblico delle grandi occasioni, o quasi.

Chi pensava che con l’ordinanza emanata dal prefetto il Palermo venisse penalizzato si è dovuto ricredere. È vero, il “Barbera” pieno è tutta un’altra cosa. Ma nonostante l’assenza di gran parte del pubblico e soprattutto dei vari gruppi di ultrà, il resto della tifoseria che ogni domenica è “costretta” ad intonare un coro piuttosto che un altro, diviso da settori, ieri si è unificata in una sola voce. Quella spontanea, che nasceva dal cuore. Quella che partiva dalla curva e arrivava alla gradinata, il tutto senza vincoli o distinzioni, ne logiche ultrà, ma per il solo gusto e passione di sostenere la propria squadra.

Con molta probabilità il divieto di vendere i biglietti verrà esteso anche all’ultima partita stagionale, quella che vedrà il Palermo affrontare il Verona il 15 maggio. Se così fosse, anche allora, i rosanero avranno bisogno ancora una volta dei fedelissimi che, adesso più che mai torneranno ad essere il 12° uomo in campo. Per un “Barbera” senza fazioni, ma con un solo e unico scopo: sostenere il Palermo!

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