Il direttore sportivo ex rosanero Fabio Lupo ha parlato della situazione del Bari dopo l’eliminazione dai playoff di Serie C per mano della Feralpisalò: «Ero convinto che la qualità dell’organico potesse garantire un percorso diverso, avevo sostenuto che il venir meno degli obiettivi principali aveva condizionato la squadra durante il campionato. Speravo che la post-season avesse potuto far venire fuori l’adrenalina ed invece così non è stato. Per poter dare una valutazione bisognerebbe vedere le cose dall’interno, sulla carta l’organico, pur con qualche carenza, era buono. Anche il tecnico conosceva bene la categoria, chiaro che più di qualcosa non ha funzionato. Il mercato di gennaio è sempre particolare, le dinamiche che portano all’uscita di alcuni giocatori sono date non sempre da questioni di carattere tecnico ma anche di equilibrio di spogliatoio.
Ripeto, anche dopo la sessione invernale la rosa avrebbe potuto lottare per vincere senza grossi problemi. La figura del direttore sportivo deve essere valutata in base alle figure che ci sono all’interno della società, evidentemente la dirigenza riteneva validi i profili rimaste dopo l’esonero di Romairone. Non si può dire se la nomina di qualcuno avrebbe portato ad un risultato diverso. Onestamente credo che la proprietà abbia fatto le cose importanti per questo club, lo scorso anno la promozione è stata sfiorata per un nulla. Questa stagione non deve offuscare quanto di buono fatto: credo che la stessa proprietà non sia contenta, credo che sarà la prima a fare autocritica.
Come ripartire? Andrà valutato bene anzitutto l’organico a disposizione, bisognerà capire se andrà miglioranto partendo da questa base o meno. L’allenatore deve dare un’identità fin dall’inizio, anche nelle scelte di mercato orientando ed aiutando la dirigenza». Queste le parole di Lupo a “Tuttobari.com” bari