SERIE C

Playoff Serie C Avellino, Perinetti: «Vogliamo la B, a Catania sfida difficile»

L’attuale direttore tecnico dell’Avellino, Giorgio Perinetti ha parlato nel corso di “A Tutta C” sulle frequenze di TMW Radio parlando in merito ai playoff.

Ecco le sue parole:

È giusto che le seconde squadre possano salire in Serie B? «È una questione delicata, si va a vedere anche un problema con le rose ristrette. Noi abbiamo rose ristrette, le seconde squadre possono contare su rose di 40-50 giocatori. Sono esperienze formative, lo stiamo vedendo con Juventus e Atalanta, tanto che anche il Milan è pronto. Su Bonera sono stati rapidi, sulla prima squadra si prendono più tempo per l’allenatore (ride, ndr). Il nostro sistema di solito affronta gli argomenti all’ultimo momento, servirebbe più lungimiranza e studiare queste situazioni prima. È un progetto interessante che va regolamentato in maniera precisissima. So che la Juve non è intenzionata a schierare i giocatori della prima squadra nei playoff, ma dal punto di vista regolamentare può farlo».

Cosa hai immaginato per esorcizzare la maledizione delle seconde in classifica? «È un problema che conosciamo, è un problema legato all’inattività di tre settimane che affrontano le seconde classificate. Eravamo in ottima condizione a fine campionato, la squadra di è allenata molto bene ma sicuramente manca il ritmo partita. Giocare al Cibali davanti a 20 mila persone dopo tre settimane senza amichevoli importanti non sarà facile. Con il Catania abbiamo vinto sia all’andata che al ritorno, ma questo non ci dà tranquillità. Il Catania ha una struttura importante, speriamo di far bene già nella gara d’andata per poi giocare con più fiducia nella gara di ritorno in casa. Dobbiamo rompere il ghiaccio, poi ricordiamo che quando le squadre italiane lasciano i giocatori alle nazionali dopo due settimane ci sono risultati sorprendenti. Abbiamo cercato di gestire al meglio questa pausa con allenamenti fatti molto bene e speriamo domani di poter fare una prestazione importante nel mitico Cibali».

Cosa ti aspetti da Vicenza-Padova che potreste eventualmente incrociare in semifinale? «Qui bisogna fare i complimenti a chi ha fatto il sorteggio, perché ha creato degli scontri estremamente validi. Si affrontano spesso squadre dello stesso girone, forse era meglio incrociare. Ci faremo comunque trovare pronti, cercheremo di gestire al meglio la gara d’andata prima di giocarci tutto nel ritorno in casa. Poi penseremo alla sfida con la vincente di Vicenza- Padova, in caso di successo affronteremo una papabile favorita».

Cosa possono avere in più le seconde squadre durante i playoff? «C’è spavalderia, c’è serenità e c’è soprattutto una grande gamba. Sono giovani, hanno spirito ma soprattutto intensità. Sono squadre difficili da affrontare, specialmente in questo periodo della stagione».

Cosa ti ha colpito particolarmente in questa prima parte dei playoff? «È un periodo altamente spettacolare, certo per le società arrivate a ridosso del primo posto rimettere tutto in discussione è una ferita aperta. La Serie C quest’anno ha avuto una media spettatori di altissimo livello, questo significa che il calcio di provincia ha grande seguito. Non condivido il pensiero di chi dice che il livello si è abbassato, si stanno distribuendo i valori tecnici anche in Serie C».

Quanto si è alzato il livello della Serie C? «Ci sono proprietà che hanno fatto grandi investimenti, ci sono anche capitani d’industria in Serie C. È un mondo da seguire ed è un piacere partecipare. Noi come Avellino abbiamo sprecato la possibilità di vincere il campionato con qualche inciampo di troppo in casa, proveremo a strappare la promozione in questi playoff».

Le tre promosse potranno far bene anche in Serie B? «Il Cesena ha programmato questa promozione e lo ha confermato vincendo anche la Supercoppa. Mantova e Juve Stabia sono state le rivelazioni, ma hanno giocato benissimo e hanno ampiamente meritato questa promozione. Potranno far bene anche in Serie B».

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Redazione Ilovepalermocalcio