Pisa, Piccinini: «Dobbiamo imparare a chiudere le partite»

Gabriele Piccinini, uno dei volti emergenti del Pisa di Simone Inzaghi, sta vivendo un periodo di grande crescita personale e professionale. Il centrocampista nerazzurro, spesso protagonista nelle ultime uscite, ha fatto il punto sul momento della squadra e sulla propria evoluzione in campo. In un’intervista riportata da Tuttomercatoweb, Piccinini ha parlato dell’impatto del tecnico sul gruppo, delle sfide affrontate in questo campionato di Serie B, e delle sue ambizioni personali, senza risparmiare uno sguardo affettuoso alla carriera del fratello Stefano. Un racconto sincero e ricco di spunti che riflette la mentalità e la determinazione di un giovane talento in crescita.

«Contro la Carrarese il fatto di essere rimasti in dieci ha inciso sul risultato finale. Contro il Cosenza invece abbiamo fatto 70 minuti davvero buoni. Abbiamo sbagliato ad abbassarci troppo e loro, grazie a due eurogol, hanno trovato il pareggio. L’attuale campionato di Serie B ha un livello altissimo. Il Sassuolo farebbe la sua figura anche in Serie A. Cremonese, Spezia e Sampdoria alla fine emergeranno. Inzaghi ha portato al gruppo energia e consapevolezze. Dal primo giorno ha iniziato a lavorare sulla nostra autostima, i risultati si stanno vedendo. Sul piano personale ancora devo crescere. Le mie doti sono la corsa e il dinamismo, devo migliorare sull’ultimo passaggio. Sto giocando in tanti ruoli e, pur di continuare a farlo, andrei anche in porta. Il ruolo che sento più mio è la mezzala. Contro il Mantova dobbiamo essere bravi a limitare le loro fonti di gioco. Hanno un’identità tecnica e tattica molto chiara. Con mio fratello Stefano ci sentiamo sempre. Sono contento che con il Cittadella stia trovando spazio. Non vedo l’ora di affrontarlo».