«Ho scelto di venire a giocare in America perché non volevo smettere, ma allo stesso tempo volevo distaccarmi un po’ dallo stress del campionato italiano. Qui il calcio è bello, anche se più fisico. Poi New York è una bellissima città. L’Inter era la squadra del mio cuore, quando ci andai per me fu come realizzare un sogno. Poi io non fui continuo e loro mi cedettero. Al Milan poi sono esploso definitivamente e questo grazie a Carlo Ancelotti. E’ un allenatore fantastico, non smetterò mai di ringraziarlo per quello che ha fatto per me. Siamo diventati una delle squadre più forti del mondo e abbiamo conquistato due Champions League, anche se potevano essere tre se non ci fosse stata quella notte di Istanbul. Ancora non mi so spiegare quella rimonta. Nel 2010 sarei potuto andare al Real Madrid, che in quel momento era allenato da Fabio Capello. Mi volevano, molti calciatori di quella squadra mi contattarono per convincermi ad accettare la proposta. A me avrebbe fatto anche piacere giocare in una squadra di quel calibro, ma avevo un contratto con i rossoneri». Queste le parole rilasciate a “Marca” da Andrea Pirlo.