Dopo l’operazione dello scorso marzo e il conseguente oscuramento di 15 portali, usati per ottenere l’accesso a contenuti Sky e Mediaset, alcuni “pirati” di internet si erano riorganizzati aprendo altri 9 portali e una piattaforma telematica per continuare a vedere, illegalmente, programmi a pagamento. Il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Cagliari ha concluso la seconda parte dell’indagine “Pirate on demand”, che a marzo aveva portato ad oscurare i portali. In questo caso sono stati sequestrati i 9 portali internet attraverso i quali era possibile accedere illegalmente ai canali Mediaset e Sky. I dati venivano scambiati attraverso 89 server che in pochi mesi hanno veicolato 180mila gigabyte di film, eventi sportivi e prodotti televisivi. Venivano offerti contenuti pirata sia in modalità “streaming live”, cioè in diretta, che in modalità “streaming on demand”, ovvero a richiesta dei “clienti”. Due le persone indagate che gestivano le attività: un soggetto residente in provincia di Varese e un secondo residente nel maceratese. Nel corso delle perquisizioni sono stati sequestrati personal computer, decoders, tessere Sky, un Tvbox, carte ricaricabili Poste Pay, utilizzate per ottenere i pagamenti degli abbonamenti illegali, uno smartphone, un router, un tv encoder, una tv kplus.