SERIE B

Pio Esposito: «Lo Spezia per la A, l’Inter nel cuore. E sulla Nazionale…»

Pio Esposito, attaccante classe 2005 dello Spezia, è uno dei protagonisti assoluti della Serie B. Capocannoniere del campionato, sogna la promozione in Serie A con i liguri, ma con un occhio sempre rivolto all’Inter, il club che detiene il suo cartellino. Come riportato da Nicola Binda sulla Gazzetta dello Sport, il suo futuro sembra scritto in nerazzurro, e chissà, magari anche in azzurro, con la maglia della Nazionale.

Il duello con Iemmello e la corsa promozione
Iemmello è il principale rivale per il titolo di capocannoniere. Come la vede?
«Se la giocherà fino alla fine. È molto forte ed esperto, lo stimo molto. Quando abbiamo giocato contro, mi ha fatto i complimenti».

Qual è il suo gol più bello della stagione?
«Quello contro il Catanzaro, una bomba da fuori area. Ma i complimenti di Iemmello me li ha fatti prima della partita».

Conta di più la classifica cannonieri o la promozione?
«Mi piace lottare per entrambe, ma prima viene sempre la squadra. Entrambi gli obiettivi sono difficili, ma non impossibili».

Ora arriva il Pisa al Picco, un altro match importante…
«In casa nostra è dura per tutti, lo stadio ci aiuta tanto. Puntiamo anche su questo per giocarci la Serie A».

Nato a Castellammare di Stabia, tifa Juve Stabia: sabato col Sassuolo farà il tifo per i campani?
«Farò il tifo come sempre, anzi, forse un po’ di più stavolta».

Futuro tra Inter e Nazionale
Nel suo futuro c’è l’Inter?
«Sono felice di essere ancora dell’Inter, ma ci penserò più avanti».

Preferirebbe restare a Milano o provare un’esperienza altrove in Serie A?
«Ora sono in B e pensare di essere già pronto per l’Inter sarebbe difficile. Prima bisogna provare la Serie A».

L’Inter ha già rifiutato un’offerta da oltre 20 milioni per lei. Lo sapeva?
«No, ma sono onorato. Significa che hanno grande considerazione di me. L’Inter è tutto per me, ci sono cresciuto, ho passato più tempo ad Appiano Gentile che a casa mia».

Se l’offerta salisse a 50 milioni e arrivasse dall’estero?
«Mai dire mai, ma io ho sempre preferito restare in Italia».

Un talento destinato alla Nazionale?
Gli esperti di scouting dicono che non c’è un’altra prima punta classe 2005 con le sue caratteristiche. Esagerano?
«Se lo dicono loro… Ma non significa essere il più forte».

Oltre ai gol, colpisce la sua capacità di far salire la squadra. Da chi ha imparato?
«Ho sempre avuto questa caratteristica. Anche nel settore giovanile non ero egoista, giocavo per la squadra. Me lo insegnava già Chivu nell’U14. E l’anno scorso, quando dovevamo salvarci, avevo meno occasioni da gol e dovevo fare tanto lavoro sporco».

Pensa di poter essere il futuro centravanti della Nazionale?
«Ci penserò quando sarà il momento. L’Italia è una delle squadre più forti al mondo, io gioco in B».

Ma in Italia mancano attaccanti di talento…
«No, ce ne sono tanti. Nell’U21 con me ci sono Colombo, Raimondo, Ambrosino, Nasti, Gnonto, anche mio fratello Sebastiano».

La maglia azzurra che emozione le dà?
«Un grande orgoglio, rappresentiamo l’Italia. Ho fatto gol importanti contro Israele e Belgio, e ho sfidato Zaire-Emery con la Francia: imprendibile».

Un messaggio ai compagni dello Spezia?
«Sabato a Cittadella sono squalificato, pensateci voi a vincere. Ma tanto D’Angelo fa sempre le scelte giuste…».

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Redazione Ilovepalermocalcio