Pinato: «Zenga bravo a ricaricarci. In B i moduli contano poco, prima di tutto bisogna avere…»
«L’infortunio? Non è che ci ho messo più tempo del previsto a recuperare. Il problema è stato un altro. Mi sono infortunato alla caviglia col Benevento, un infortunio brutto e in cui bisogna andarci con i piedi di piombo, la distorsione alla caviglia era seria. Poi, quando mi sono rimesso in sesto, al primo allenamento ho sentito una fitta al muscolo e mi sono dovuto fermare. La gara col Cittadella? Secondo me sono stati più i meriti del Cittadella che i demeriti nostri. Mi accodo a quanto ha detto Zenga e a quanto hanno detto i compagni di squadra. Se un avversario gioca meglio, non si può che riconoscerlo, inutile arrampicarsi sugli specchi. Non ce n’è motivo. Il cambio di allenatore? Ci sono stati tanti eventi, concatenati uno all’altro. Uno dopo l’altro in rapida successione. Penso che la squadra avesse smarrito l’autostima, Zenga è stato bravo a ricaricarci e ha lavorato bene soprattutto sulla nostra testa. I moduli contano poco, prima di tutto bisogna avere l’atteggiamento mentale giusto, soprattutto in serie B. E non è sempre è facile». Queste le parole rilasciate da Marco Pinato, calciatore in forza al Venezia, ai microfoni del “Corriere del Veneto”.