Pigliacelli: «Mi diverto a giocare con i piedi. Battere un rigore? Se mi verrà chiesto…»

Intervistato da “CronachediSpogliatoio.it” il portiere rosanero Mirko Pigliacelli si è espresso in merito alla piazza rosanero.

Ecco le sue parole:

«Mister Corini è una persona molto schietta, mi dice: “Il portiere deve parare e dare sicurezza”. So che posso dare una mano in più con i piedi e lo farò se chiamato in causa, magari con un assist. Rigore in Romania? Tutto nasce dal fatto che la squadra aveva sbagliato diversi rigori in varie partite, quindi il mister il giorno prima della gara con la Steaua Bucarest mi dice: “Da domani li batti tu”. E davanti a 40mila persone succede che ci fischiano davvero un rigore. Lo calcio e va tutto alla perfezione. Io mi alleno sempre su tutti i fondamentali, penso che sia necessario. Anche con i piedi, perché mi diverto, pensate che lo faccio pure a casa con mio figlio. Al Palermo sarà difficile che accada, visto quanti giocatori forti abbiamo, però io intanto ne batto qualcuno in allenamento e se mi verrà chiesto, sono pronto. Ho fatto il portiere da subito, mio papà era un portiere, mio zio anche. È la classica storia di quando nelle giovanili manca un ragazzino e chiedono chi vuole andare in porta. Andai io. Mio papà mi disse di lasciar perdere perché era un ruolo pesante, ma così mi spinse ad accettare la sfida. Mi piacevano portieri come Peruzzi e più tardi Casillas. Oggi guardo Ederson e Alisson».