Non si chiude il caso legato alla fideiussione del Palermo. L’avvocato Nevena Petrova, consulente e titolare dell’agenzia “Level in Agency”, unico mandatario senza diritto di sottoscrizione, di Lev Ins, la compagnia di assicurazione con sede a Sofia, che opera in regime di libera prestazione di servizi e regolarmente autorizzata anche a fornire garanzie fidejussorie, ha spiegato la situazione legata al Palermo calcio. Queste le sue dichiarazioni: «Posso affermare con certezza che il signor Salvatore Tuttolomondo, direttore finanziario di Arkus Network, capofila delle società che controllano il Palermo calcio, è stato truffato, dopo avere pagato 45 mila euro lo scorso 20 giugno per subire una truffa. Ora i nostri legali stanno valutando come tutelare la nostra immagine e scoprire il colpevole. Il 25 mattina – spiega al telefono Nevena Petrova – sono stata contattata da un collaboratore, un broker il quale mi chiedeva se noi avessimo rilasciato un titolo di garanzia. Ma noi abbiamo prassi precise e collaudate e quindi ci siamo resi conto che qualcuno a nome di Lev Ins aveva messo in atto una truffa. Sempre martedì – aggiunge – sono riuscita a contattare il signor Tuttolomondo per avvisarlo che quella polizza non sarebbe mai arrivata, perché nessuno ne aveva valutato il rischio e a noi non si è rivolto alcun broker. Mi sono sentita in dovere di allarmare Tuttolomondo – sottolinea Petrova – che mi ha mostrato copia della pec e la documentazione in cui si conferma l’emissione della polizza e che c’è stato un problema tecnico in compagnia e che per questa ragione la polizza sarebbe arrivata successivamente. Tutto falso, abbiamo disconosciuto ufficialmente quel documento che è totalmente falso». Martedì scorso quando si chiarisce che in sostanza la società rosanero è stata truffata Tuttolomondo manda la documentazione dell’agenzia “Level in Agency”. Comprendendo la situazione difficile – osserva l’avvocato Petrova – abbiamo esaminato subito la pratica e ci siamo assunti il rischio e la compagnia ha deliberato la polizza fidejussoria di 800 mila euro, c’è già il via libera, ma ripeto la società ha subito una truffa. Non è giusto che una squadra e un’intera città vengano penalizzate, noi speriamo davvero di poter aiutare Palermo e il Palermo».