Pescara: dopo Bovo si fa male anche Gilardino. Salta il Sassuolo?
“E pensare che fino all’estate scorsa non c’era un pescarese che non simpatizzasse per il Sassuolo. Perché rappresentava la favola della provinciale che si insinua tra le grandi, tra l’altro guidata da un pescarese purosangue come Eusebio di Francesco coadiuvato da uno staff altrettanto indigeno, il vice Francesco Tomei e il preparatore Franco Giammartino. E poi, l’affetto per l’ex Matteo Politano e, tutto sommato, anche per Antonino Ragusa (vallo sapere che sarebbe diventato il casus belli). Insomma, una empatia spontanea, finché le cose non sono cambiate improvvisamente, dopo la partita di andata vinta a tavolino dal Pescara per una pec relativa alla posizione di Ragusa. Da lì è nata una polemica infinita che si è trascinata fino ad oggi. In casa biancoazzurra sono rimasti infastiditi da quella che loro hanno interpretato come una ostinazione del Sassuolo, che è giunto fino al terzo grado di giudizio. Per non parlare dell’ultimo trasferimento, quello di Alberto Aquilani, che se n’è andato sbattendo la porta tra polemiche alimentate sui social dalla sua signora, l’attrice
Michela Quattrociocche. Ma anche lui, il centrocampista cresciuto nela Roma, non si è certo trattenuto nella conferenza stampa di presentazione con i neroverdi. ULTIMA SPIAGGIA. Tutto ciò premesso, la prima notizia è che il Pescara considera (magari non ammettendolo) la partita di domani la sua
vera ultima spiaggia e il Sassuolo troverà un ambiente infuocato. Dal punto di vista ambientale la neve si è sciolta e così la paura del terremoto (cha ha solo sfiorato la costa, ma c’è stata). La seconda notizia, sicuramente meno incoraggiante per gli abruzzesi, risiede in un dubbio, quello relativo all’utilizzo di Alberto Gilardino, che ha il ginocchio destro gonfio per un colpo rimediato in allenamento (l’altro ieri) ed è tra coloro che sono sospesi circa la possibilità di impiego. Lo staff medico ha dato le percentuali, 50 sì 50 no, praticamente dipenderà tutto da come si sveglierà stamattina, se avrà recuperato un po’ di mobilità dell’arto o meno. Dopo l’esordio incoraggiante di Napoli, per Oddo sarebbe un brutto colpo perderlo proprio adesso, ma almeno sono (alleluja) tornati disponibili Simone Pepe e il francesino Bahebeck. Restano con la febbre il capitano Memushaj e lo scalpitante Cerri, ma oggi anche per loro dovrebbe essere un giorno migliore. A TRE O A QUATTRO. L’allenatore è ancora indeciso se confermare la difesa a tre o riproporre quella a quattro. Forse sarà praticamente costretto ad adottare la seconda soluzione dal momento che l’emergenza nel pacchetto arretrato è sempre viva, in ogni caso potrebbe finalmente esserci l’esordio del neo acquisto Stendardo. Per il resto, che dire? La sfida di domani potrebbe essere dirimente ed è carica di motivazioni. Per il Pescara la vittoria dell’andata, seppur a tavolino, sembrava il momento originario di un stagione carica di soddisfazioni, così non è stato, ma la speranza è l’ultima a morire. Vediamo se la sfida di ritorno coinciderà almeno con un ricorso storico favorevole, cioè la prima vittoria sul campo.”. Questo quanto riportato da “Il Corriere dello Sport”.