Perinetti: «Quanti giovani valorizzati a Palermo! Al Venezia…»

“Sarebbe stata la sua partita, da vivere come un ex che si rispetti: da guastafeste. Giorgio Perinetti, invece, vedrà Palermo­Venezia in tv. Coi lagunari s’è lasciato solo due mesi fa, dopo una cavalcata vincente iniziata in D. C’era un contratto in scadenza con Tacopina che tardava a essere rinnovato e una chiamata del Genoa. Alla fine, è prevalso il ritorno in A. Sabato sarà il confronto tra il recente passato e buona parte della sua carriera. Perinetti da Palermo è passato tre volte, con presidenze diverse: prima sotto quella di Polizzi e Ferrara, poi di D’Antoni, Sensi e infine di Zamparini. Tre epoche con risultati sportivi differenti. Nelle ultime due esperienze ha centrato una promozione in Serie B e una in A, dopo la retrocessione dell’anno prima, non più tardi di quattro stagioni fa poco prima di un divorzio inatteso che ha lasciato qualche rammarico. «Quello resta – afferma Giorgio Perinetti ­- Vincemmo il campionato con cinque giornate di anticipo con Iachini, che subentrò a Gattuso, valorizzando giovani come Belotti e Lazaar, in aggiunta a Vazquez e Dybala. Con tutte le difficoltà iniziali dovute alla retrocessione. Francamente non ti aspetti un epilogo del genere. Ma nel calcio è così, anche a Venezia ci era stato chiesto quando arrivai di vincere il più possibile, abbiamo vinto due campionati partendo dalla D e quando sono arrivato al torneo che conosco meglio è giunto il distacco. Peccato, avrei voluto giocarla questa partita» già, in tivù perde molto. […]”. Questo un estratto dell’intervista a Giorgio Perinetti ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.