L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” riporta un’intervista a Giorgio Perinetti il quale ha parlato in merito
«L’Entella fa parte di quel girone B che è stato un po’ particolare. Credo che non si sia mai verificato, in Serie C, di trovare nello stesso girone tre squadre retrocesse dalla B, che in questo caso erano appunto Entella, Pescara e Reggiana. Un fatto un po’ anomalo, tra l’altro tutte di alto livello e in un torneo molto competitivo, dove le prime due in classifica hanno superato gli 80 punti. Ha un organico forte, indubbiamente. Forse meno squadra della Reggiana, per fare un nome, ma l’organico ha elementi di alto livello, con molti buoni attaccanti».
«Le insidie principali, ripeto, sono il campo e il valore dei giocatori che hanno in organico. Ho visto che mancherà Schenetti per due giornate e questa è un’assenza importante per loro, lì davanti. Il Palermo, invece, l’ho visto in condizione a Trieste, ben messo in campo da Baldini. Però il ritorno non l’ho visto…».
«Gara del Barbera? Lì però va considerata una cosa: i trentamila spettatori danno una spinta, ma creano anche una pressione enorme. Non è facile giocare davanti a un pubblico del genere perché crea aspettative altissime. Com’è giocare davanti a 32mila tifosi? La prima volta che giochi davanti a un pubblico del genere ci sta che ti senti tagliare il fiato, ma poi si deve fare l’abitudine. Capisco che i ragazzi si siano sentiti abbracciati dall’affetto dei tifosi e siano stati anche sorpresi, ma magari per le altre sarà diverso. Specialmente se si dovesse arrivare alle semifinali, dove le partite di ritorno possono finire ai supplementari o ai rigori».