Oggi, l’ex dirigente del Palermo, Giorgio Perinetti, è stato intervistato da Massimo Norrito per Repubblica, offrendo una sua visione sull’attuale situazione della squadra rosanero. Dopo tredici giornate dall’inizio del campionato, il Palermo si trova a dover colmare un notevole distacco dalle prime posizioni. Nonostante le difficoltà, Perinetti esorta a non dare per finito il campionato, sottolineando l’imprevedibilità della Serie B e la necessità di un cambio di marcia.

Dopo tredici giornate dal via, il Palermo ha 13 punti di distacco dalla prima, 11 dalla seconda e 10 dalla terza. Il campionato è già finito? «Non è assolutamente finito perché la B è imprevedibile. I distacchi, anche se già ampi come questi, possono essere cancellati. Però è chiaro che il Palermo deve cambiare marcia».

In cosa deve cambiare? «Serve continuità. Il Palermo deve trovare un andamento diverso, in casa e fuori, e deve dare stabilità al suo cammino. Quest’anno sono partite fortissimo tre squadre: Pisa, Sassuolo e Spezia stanno facendo il vuoto e a questo punto è chiaro che non si può più sbagliare. Il Palermo per recuperare deve avere la stessa capacità di fare punti in casa e in trasferta».

È innegabile che le altre volano mentre il Palermo arranca. Che cosa manca alla squadra rosanero? «Manca quella continuità di cui parlavo e deve assolutamente risolvere i suoi problemi interni. Mi riferisco all’affare Brunori che può essere destabilizzante. Per il resto, Dionisi ha le sue idee e le ha sempre concretizzate».