La prossima tappa porta il Palermo in Liguria, a La Spezia. A pochi chilometri troviamo Giorgio Perinetti che in rosanero ha fatto la storia da dirigente in tre periodi diversi. L’attuale dg del Genoa più di tutti può commentare il momento della società a cui è più legato, anche per motivi familiari, sua moglie, infatti, era palermitana. Ecco le sue parole rilasciate ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”: «Ci sono più aspetti da analizzare. Innanzitutto vedo un Palermo improntato da Zamparini e da Foschi per questo campionato con il ritorno di Stellone. Vedo una squadra solida che difficilmente non centrerà la promozione com’è avvenuto inopinatamente la scorsa stagione. Il che sta a significare che la gestione Zamparini, seppure con alti e bassi, è stata affidabile. E’ vero che nelle ultime stagioni ci sono stati risultati negativi sul piano sportivo, ma non dimentichiamoci di quello che c’è stato in partenza e i grandi giocatori che sono passati in rosanero. Sappiamo che Zamparini ha sempre detto di volere andare via e che sta cercando di vendere da un po’ di anni. Nel calcio di oggi non è così semplice. Ora siamo all’ennesimo capitolo di questi tentativi, il tutto è stato presentato come una cosa definita, anche se così non sembra. Mi auguro
per quello che rappresenta il Palermo nel sistema calcio, che tutto sia chiarito il prima possibile. Se così non sarà vorrà dire che, al limite, ci sarà sempre Zamparini. E’ uno che non molla mai a livello d’impegni,cerca sempre di vincere in B o di salvarsi in A, è già sinonimo di garanzia».