Giorgio Perinetti, esperto dirigente e protagonista di numerose trattative nel calcio italiano, si racconta ad Alessio Alaimo su TuttoMercatoWeb.com. In una conversazione a tutto campo, Perinetti ripercorre momenti chiave della sua carriera, parla della sfida affascinante tra Real Madrid e Milan – che ha un valore speciale per Ancelotti – e si sofferma su alcuni protagonisti della Serie A e B, con uno sguardo critico sulle situazioni di Fonseca al Milan e Juric alla Roma. Tra giudizi sul campionato e un occhio al suo futuro, Perinetti offre uno spaccato del calcio italiano e internazionale, con la saggezza e la schiettezza che lo contraddistinguono.
Ecco le sue parole:
«Il Real Madrid è una delle squadra più forti del mondo. Lo ha sempre dimostrato. Ha calciatori in grado di trovare sempre soluzioni. Ancelotti infonde serenità ai suoi, sarà emozionato perché sfida il Milan. È una partita che per lui significa tanto, è un pezzo di storia del Milan. Nel mio piccolo posso dire di essere stato colui che ha fatto la trattativa per la cessione ai rossoneri dalla Roma, con Galliani e Braida al ristorante del Westin Palace di Milano».
Sulla carta non c’è storia. E il Real appare favorito… «Nel calcio non c’è mai rassegnazione. Il più debole può anche ribaltare il pronostico. La speranza c’è sempre. La partita per il Milan sembra proibitiva, sarà comunque tutta da vivere».
Leao vive una stagione tormentata. «Deve capire cosa vuol fare da grande. È partito con la prospettiva di essere determinante, ma deve dimostrarlo sul campo».
Come giudica l’impatto di Fonseca? «È stato sulla graticola da prima ancora di allenare il Milan. Non era la prima scelta, poi lo è diventato. Ha come arma soltanto i risultati e in questa partita può giocarsi il tutto per tutto e portare dalla sua i tifosi»
Caos Roma: come si esce dalla crisi? «Bisognerebbe uscirne con la chiarezza ma la proprietà non chiarisce mai scelte e programmi. Ognuno può farsi un’idea ma questo crea enorme dispersione di energie. Non viene mai spiegata una decisione, ciò porta incertezza. Di Ghisolfi non si parla quasi più, Juric è stato catapultato dopo Mourinho e De Rossi, ha calciatori che probabilmente non sono funzionali al suo progetto. Come Fonseca anche lui ha come arma soltanto i risultati».
Il Bologna sfiderà il Monaco; la Juve il Lille. «Il Monaco è in grande forma ma il Bologna è in crescita. L’esito non è scontato, sarà una partita godibile. La Juve ha fatto un passo falso contro lo Stoccarda. La formula della Champions consente di poter recuperare. Il Lille è una squadra vivace, ma la Juve può fare sua la partita».
Serie B: il Pisa di Inzaghi prova a prendere il largo… «Inzaghi è un veterano della B. Siamo abituati alle sue partenze lanciate e la vittoria di Cremona segna una supremazia. Poi c’è lo Spezia con i fratelli Esposito che sono nettamente maturati ed è una squadra ben assemblata da D’Angelo. Sorprende l’altalena della Cremonese che ha un organico importante e delude il Palermo che è forte ma non riesce a prevalere al Barbera e questo è allarmante».