L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Giorgio Perinetti, ex dirigente del Palermo:
«Palermo? Annata di assestamento, anche positiva a mio parere, per come si è evoluta nell’ultima parte, con Filippi che ha dimostrato di avere carattere e conoscere il mestiere. La società aveva puntato su Boscaglia, ma non sempre le cose vanno come ci si aspetta. L’assenza del pubblico è stata determinante: per una piazza come Palermo il ritorno tra i professionisti aveva generato entusiasmo, poi sono arrivate le delusioni. Si vedeva che c’erano squadre più attrezzate».
«Il Palermo è stato eliminato da un Avellino super esperto e non perché abbia demeritato. Il doppio confronto è stato determinato dalla classifica. Non so cosa sia successo con Boscaglia e non conosco approfonditamente alcuni giocatori, ma i risultati dicono che il Palermo si è espresso bene e che i valori tecnici c’erano»
«Cosa è mancato? Per quello che poteva, la società ha agito in modo corretto. Castagnini ha portato giocatori interessanti, come Lucca, ma non è facile fare bene al primo anno. Senza dimenticare che il girone aveva tantissime big ambiziose. Il Covid ha inciso molto, secondo me, e ci sono squadre che hanno pagato dazio più di altre».