Perinetti: «Non sono mai riuscito a dire di no al Palermo, per me è magia. Consigliai Ilicic a Zamparini»
L’edizione odierna del “Giornale di Sicilia” riporta le dichiarazioni dell’ex dirigente rosa Giorgio Perinetti:
«Per me la maglia rosanero resta sempre una magia, una visione. Non sono mai riuscito a dire di no al Palermo. Come se sentissi una voce che mi chiama. La promozione che sento più mia è quella dalla C1 alla B del 2001. Sofferta, decisa dal rigore sbagliato dall’attaccante del Messina Torino ad Avellino. Sciupammo un vantaggio enorme. La squadra non l’avevo fatta io perché ero ancora legato al Como. Arrivai a stagione inoltrata perché a Sensi certe cose non erano andate giù, soprattutto l’acquisto di La Grotteria per quattro miliardi e mezzo. Era una squadra di giocatori carismatici come Cappioli e con altri… diversamente forti. La mia grande soddisfazione è che a fine anno il Como vinse il girone A e il Palermo il girone B».
«Palermo ha avuto per me sempre un’attrazione speciale, qui è un posto dove fare calcio regala grandi emozioni. La terza promozione? Avevamo una squadra fortissima per la B. In avanti Dybala, Belotti, Hernandez, Vazquez e Lafferty. Vincemmo a mani basse. L’anno prima fu molto amaro. Zamparini mi aveva chiamato, ero a Siena, chiedendomi di portare Sannino. Ma dopo pochi mesi prese Lo Monaco e io mi dimisi. Fu una decisione dolorosa ma la convivenza sarebbe stata impossibile. Ed era anche chiaro che Lo Monaco non sarebbe durato con Zamparini. Il presidente mi richiamò quando il mercato era già chiuso. Forse se avessi fatto io gli acquisti invernali ci saremmo salvati. Lo Monaco prese giocatori che non giocavano da mesi. Solo Sorrentino fu un buon colpo. Ilicic lo consigliai io a Zamparini anche se non lavoravo per il club. Gli presentai il procuratore. E poi Belotti, per cui ci misi la faccia».