Ma come si gestisce la transizione? «Non ne risente perché c’è Rino Foschi che è una persona di grandissima esperienza, il riferimento la squadra ce l’ha e si preoccupa relativamente. Però questa è una situazione che può valere a livello transitorio. Perché appena ci sarà il cambio di categoria, il rinnovo dei contratti, ci vorranno figure ben precise che siano l’espressione della nuova proprietà». Ha vissuto il passaggio da Sensi a Zamparini nel 2002. Trova delle analogie? «No, in quel momento Sensi doveva dismettere alcune attività come Nizza, Foggia e Palermo per convogliare tutto sulla Roma, però si parlava di acquirenti come Zamparini che in quel momento era un presidente di una certa importanza perché aveva fatto bene con il Venezia. Non poteva esserci questa preoccupazione». Queste le parole rilasciate da Giorgio Perinetti, dg del Genoa, ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport”.