Perinetti: «Dybala a Palermo iniziò la sua grande avventura in Italia. Sud dimenticato dagli investitori»
Giorgio Perinetti è stato intervistato da “Itasportpress” il quale si è espresso su vari temi, tra cui Palermo e Dybala.
Ecco le sue parole:
«Ricordo bene nell’estate del 2012 mi interessai per la la firma del giocatore. Ma il contratto sottoscritto tardava ad arrivare, così sono dovuto volare a Londra per incontrare il fratello di Dybala e dirimere la questione. Dybala era stato segnalato al presidente dal capo degli osservatori, Luca Cattani. Zamparini non aveva dubbi sul ragazzo e non temeva di pagarlo 12 milioni questo 19enne che giocava nella serie B argentina. Per l’ufficialità mancava la firma del ragazzo nonostante l’agente ci avesse rassicurato. Poi volai a Londra dove incontrai l’agente vero e il fratello di Paulo, Mariano. Parlammo, ma il ragazzo non si vedeva: era stato “parcheggiato” a Bergamo. Soltanto quando trovammo l’accordo si fece vivo per la firma e le visite mediche. Dybala all’Inter? E’ una situazione che va valutata bene ma ci sono margini per il rinnovo con la Juve. L’Inter ci proverà fino alla fine per avere un attaccante forte come Paulo che conosco bene da almeno 10 anni. L’argentino era un calciatore semi sconosciuto che giocava in serie B argentina ma a Palermo iniziò la sua grande avventura in Italia. Sud dimenticato? L’imprenditoria italiana è in difficoltà per colpa del Covid e anche al Nord ci sono problemi e senza le proprietà americane sarebbe un bel guaio. Il Sud risente di questa situazione economica precaria nonostante abbia ampie riserve di passione per il calcio ma è difficile che l’investitore si faccia avanti. Il calcio è business e quando lascia uno come Preziosi, presidente storico del Genoa, è il segnale di un momento difficile. Speriamo che svanisca la pandemia e questa situazione politica tragica rientri e nel calcio torni la serenità. A quel punto si può tornare a parlare di passione, sentimenti e tifo».