Oggi, l’ex dirigente del Palermo, Giorgio Perinetti, è stato intervistato da Massimo Norrito per Repubblica, offrendo una sua visione sull’attuale situazione della squadra rosanero. Dopo tredici giornate dall’inizio del campionato, il Palermo si trova a dover colmare un notevole distacco dalle prime posizioni. Nonostante le difficoltà, Perinetti esorta a non dare per finito il campionato, sottolineando l’imprevedibilità della Serie B e la necessità di un cambio di marcia.
Dionisi quest’anno, invece, sembra faticare a mettere in pratica queste sue idee. Secondo lei, da cosa dipende? «Questo non lo so, ma posso dire che bisogna fare in fretta perché il distacco è già notevole e il Palermo non può permettersi di perdere altro terreno».
Cosa può esserci alla base di questa falsa partenza? «Il Palermo ha cambiato tanto e probabilmente qualcuno fatica a rendere, e la squadra non riesce ad avere la sua identità definitiva».
Lei ha accennato all’affare Brunori. Non le sembra uno spreco tenere in panchina l’attaccante più prolifico? «Non è tanto il fatto che possa andare in panchina. Il problema sono le ragioni per cui va in panchina. Certo è che la sua è un’annata particolare e che evidentemente possono esserci dei problemi. Una cosa è certa: il caso deve essere risolto a tutti i livelli, sia tecnici sia societari. Bisogna capire se si sente ancora di essere giocatore a Palermo o se preferisce cambiare aria. Brunori è un giocatore importante per la squadra rosanero, ma deve essere il Brunori che tutti quanti conosciamo e abbiamo imparato ad apprezzare in questi anni».