Pergolizzi: «Non ci sono più bandiere, simboli. A Palermo ho fatto benissimo, Zamparini…»
In un’intervista rilasciata da Rosario Pergolizzi al “Corriere dello Sport”, l’allenatore del Marsala racconta il suo passato in rosanero e le differenze del mondo del calcio di oggi con quello di una volta: «Ho vissuto le due realtà, Palermo e Bologna. Non si può vivere di ricordi. La strada è quella di valorizzare i giovani. Bologna l’apprezza, Palermo storce il muso. Il calcio è cambiato. O spendi miliardi o ci vuole tempo. Palermo ha avuto più continuità con Zamparini rispetto a Bologna, i cui tifosi protestano per questo. E’ un calcio comunque diverso quello di oggi, senza stabilità, contratti a lunga scadenza, maglie da onorare, capitani, simboli. Un calcio più parlato che giocato. Con Zamparini? In quattro anni mai un diverbio anche perché ho ottenuto risultati: uno scudetto, due finali di Coppa Italia, una di Supercoppa. Il presidente se ne andava fiero e si sentiva gratificato. Mi ha dato anche la possibilità della prima squadra, forse non era tempo ma non potevo dire di no. Però mi sarei aspettato di restare con il volto di uomo società e di avere una nuova chance come Mangia. Ma ci vogliono spinte».