Il Direttore dell’area sportiva del Calcio Catania, Maurizio Pellegrino, è intervenuto oggi ai microfoni di Catanista, su “Radio Fantastica”. Il dirigente ha chiuso definitivamente quello che è il capitolo Marco Biagianti.
«Ho lottato con tutte le mie forze per salvare la storia e una matricola, non per salvare le storie personali. Perché Pellegrino, Biagianti, Izco, Gomez, sono tutte persone che hanno in qualche maniera contribuito a scrivere una storia. Ma io ho il dovere di pensare solo al Catania e alla storia del Catania, non alle storie personali. Detto questo io ritengo che Biagianti è un ragazzo importante, per bene, meraviglioso e che ha dato tanto a questa maglia e proprio per riconoscenza la società e io in prima persona ha chiamato Biagianti e gli ha mostrato tutta la riconoscenza per quello che ha fatto per il Catania, offrendogli un contratto triennale per farlo lavorare all’interno della società, e io personalmente adoperandomi nell’aiutarlo ad intraprendere, magari un anno prima rispetto ad un anno dopo, la carriera di allenatore che a lui piace. Quando giustamente Biagianti mi risponde che aveva ancora voglia di fare il calciatore e di giocare a calcio, io credo che in quel momento, una società, e quindi io in prima persona, avevo il dovere di parlarne con l’allenatore e di valutare nel rispetto proprio di Biagianti, Marco come calciatore. A quel punto nella valutazione del calciatore abbiamo ritenuto opportuno andare a completare la squadra con quello che mancava, rispetto a quello che era il calciatore Biagianti all’interno della nostra squadra. Io credo che più trasparente, più chiaro, più disponibile, più corretto di quello che ho detto non si può e non riesco neanche a dire altro, fermo restando che Biagianti rimane per me un ragazzo al quale io sono legato per quello che ha rappresentato al’interno del Catania e se avrò modo e maniera per poterlo aiutare ed essere riconoscente per l’ennesima volta nei suoi confronti lo farò con tutte le mie forze».