«Credo che siamo dentro quelle che sono le dinamiche corrette di un percorso che deve essere fatto e che porta ad una trattativa o eventuale passaggio. Oggi c’è un Tribunale che giustamente veglia e che richiede determinate garanzie e documenti, com’è giusto che sia. Noi siamo pronti a fornirle, nella giornata di oggi (ieri ndr) è stato fatto tutto. Non vivo in maniera dinamica questa situazione, ma so che è tutto pronto nel rispetto delle regole. Pulvirenti? Da cinque anni a questa parte, non ho avuto nessun contatto con la società. Non sono più a conoscenza di quelli che sono stati gli sviluppi. Per quel che ci riguarda, è stato un percorso molto difficile, quasi impensabile all’inizio, strutturato in una maniera nuova. Questa aggregazione di imprenditori è stata l’unica a portare avanti questa iniziativa, ma se domani mattina arrivasse un nuovo imprenditore, dimostrando di voler investire con progetti seri, noi saremmo assolutamente contenti. Siamo consapevoli che sono stati commessi degli errori, ma oggi siamo strutturati e organizzati nel poter finalmente rilevare la società e rilanciarla da un punto di vista progettuale e programmatico. Anche il Sindaco ha voluto capire chi eravamo e credo si sia reso conto della nostra serietà. Abbiamo detto dall’inizio che non siamo interessati a nessun altro procedimento, se non a salvare la matricola. Non dimentichiamoci che ci sono 200 lavoratori che oggi rischiano il posto. Io non ho mai avuto nessun contatto con gli esponenti del Catania. Conosco Gianluca Astorina, persona serissima e posso parlarne solo bene. Non conosco nessun altro del Catania, se non il presidente Pulvirenti. A livello personale, ho anche notato una poca apertura nei nostri confronti, ma poteva essere eventualmente anche capita. Al di là di questa osservazione, credo che noi non dobbiamo porci tante domande sul perché il Catania possa o non voglia vendere alla Sigi. Noi dobbiamo pensare a noi. Il vero problema è il tempo, ce n’è veramente poco, quindi bisogna essere celeri e usare un po’ di buonsenso». Queste le parole di Maurizio Pellegrino, rilasciate ai microfoni di “Gianlucadimarzio.com” in merito alla situazione del Catania.