Pedullà: “La sindrome Zamparini colpisce ancora: tutti zitti, tutti in silenzio”

“Ci viene da sorridere. I buoi sono scappati dalla stalla. E la stalla rosanero è vuota. Eppure hanno il coraggio di dire, il 27 novembre, che questo è il Palermo più assurdo di sempre. Perché non l’hanno detto a fine agosto, a fine settembre, a fine ottobre? Ci sono tanti complici, qualcuno mediatico, in questa situazione calcisticamente tragica. La sindrome Zamparini colpisce ancora: tutti zitti, tutti in silenzio. Viva Zamparini, Zamparini ha sempre ragione. Ora è troppo semplice, ci riuscirebbe anche un bambino di tre anni. Bisognerebbe parlare prima, a costo di esporsi a figuracce. Si parla dopo, per salvare la faccia. Ma la faccia è rossa, come se l’avessero presa a schiaffi. Riepilogando: uno staff di dirigenti e consulenti strapagati, l’operazione De Zerbi, un mercato assurdo, neanche un attaccante (oltre Nestorovski, preso a gennaio per l’estate come da noi svelato ai tempi) malgrado dodici goffi inseguimenti, gente che sta a libro paga (e che paga…) con questi risultati. Se qualcuno avesse voluto un po’ di bene al Palermo, avrebbe aperto gli occhi a Zamparini. Non quelli che non avevano interessi, anzi che ne avevano tanti, soprattutto quelli che davvero avevano o avrebbero dovuto avere a cuore le sorti rosanero. Ora si cerca l’ennesimo appiglio: Ballardini era lì, Zamparini lo ha offeso, ora ha deciso di richiamarlo. Tutti gli altri eseguono gli ordini, venderebbero l’anima al diavolo pur di non dire “che figura ho fatto, sarebbe meglio togliere il disturbo…”. Adesso faranno inchieste, organizzeranno processi, cercheranno di scalare l’Everest. Se stessero in silenzio, sarebbe meglio. A noi piace la libertà di espressione e quando sarà il momento aggiungeremo qualche simpatico aneddoto. Ora sarebbe come sparare sulla Croce Rossa“. Questo ciò che si legge sul sito del noto giornalista Alfredo Pedullà.

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Redazione Ilovepalermocalcio