Attraverso il proprio sito ufficiale, il noto esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà, stila i Top e Flop dei direttori sportivi italiani, bocciando Manuel Gerolin. Ecco quanto si legge: “Un anno è andato via, riepilogo quasi automatico sul lavoro dei direttori sportivi. Un anno trionfale per Cristiano Giuntoli che ha fatto percorso netto: storica promozione con il Carpi e sei mesi indimenticabili con il Napoli. La gestione del gruppo, oltre che la perfetta conoscenza del mercato, è il suo fiore all’occhiello. Da altissima classifica Piero Ausilio: non aveva portafoglio, se non abbastanza ristretto rispetto alle ambizioni dell‘Inter, ha accontentato Mancini in tutto e per tutto. Anche se alcune scelte del Mancio, strada facendo, non sono sembrate illuminate visto che molto presto si è pentito di aver preso Podolski e soprattutto Shaqiri. A quel punto Ausilio è ripartito e ha ridisegnato l’Inter, l’allenatore ha fatto il resto. Marotta e Paratici non hanno bisogno di commenti, la Juve funziona anche quando parte con qualche problema. Bene Corvino: il Bologna è tornato in serie A e ha fatto investimenti che stanno pagando. Molto bene Giannitti: prima la serie A storica a Frosinone, quindi strategie equilibrate badando al bilancio e consegnando comunque a Stellone una squadra in grado di poter lottare per la salvezza. Osti in casa Samp ha dovuto spesso tamponare gli umori ballerini di Ferrero e se l’è cavata nel bel mezzo di problematiche societarie. Efficace Angelozzi a Sassuolo, Petrachi in casa Toro non ha fin qui raccolto rispetto a quanto seminato, efficace Pradè a Firenze, molto bene Carli in casa Empoli. Male sia Tare che Sabatini nella Capitale: il primo per la collezione di incompiute in casa Lazio, il secondo perché non basta un grande mercato se non accompagnato da una fantastica gestione. E in serie B da statuetta il contributo ormai decennale di Ursino a Crotone: il direttore ha inseguito la A, forse è il caso che la ottenga con il suo attuale club. Da salti mortali il lavoro di Foschi a Cesena; prezioso quello di Faggiano a Trapani; molto proficuo Castagnini a Brescia; ribadiamo il concetto sulla Salernitana: non è da zona salvezza, Torrente non incide. I flop? Sicuramente non Sogliano, ingiudicabile nella parentesi di Carpi. Malissimo Bigon-Gardini a Verona, inconsistente Gerolin a Palermo, fragile Cristallini a Vicenza, poco incisivi Signorelli a Livorno e Leone a Lanciano. Questione di classifica povera, di scelte sbagliate e di scarsa personalità”.