Pedullà: “Ecco Walter Novellino, l’allenatore mai esonerato da Zamparini…”

Il noto giornalista esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà, sul proprio sito ufficiale racconta la storia di Walter Novellino, neo-allenatore rosanero, vecchia conoscenza di Zamparini. Ecco quanto si legge: “Dopo aver avvicendato ben cinque allenatori, il presidente del Palermo, Maurizio Zamparini, ha deciso di affidare la panchina rosanero a Walter Novellino. Ieri vi abbiamo anticipato i dettagli dell’accordo con il tecnico, che ha rescisso con il Modena per poi siglare un contratto fino al termine della stagione con i siciliani per una cifra attorno ai 200 mila euro. La situazione di classifica della squadra è a dir poco preoccupante, soltanto un punto separa il Palermo dal Frosinone terzultimo. Domenica al “Barbera” arriverà il Napoli, mentre i ciociari andranno a giocarsi uno scontro salvezza in casa del Carpi. Calendario alla mano, spicca la sfida del prossimo 24 aprile in programma al “Matusa” che, con molta probabilità, sarà determinante in chiave salvezza. Il compito di Novellino sarà piuttosto arduo, c’è un gruppo da motivare fortemente per raggiungere l’obiettivo. I numerosi cambi di guida tecnica non hanno fatto altro che togliere certezze alla squadra. Iachini, Ballardini, Barros Schelotto, Viviani, Tedesco e ancora Iachini hanno provato a dare un’identità alla formazione rosanero, che però è sempre andata a corrente alternata in questo torneo. Dall’alto della sua esperienza, Monzon ha anche un primato molto particolare: non è mai stato esonerato dal mangia-allenatori Zamparini. Nell’estate del 1997 l’allora presidente del Venezia affida la panchina arancioneroverde a Walter Novellino che centra il secondo posto in Serie B alle spalle della Salernitana e la conseguente promozione nel massimo torneo. I lagunari si riaffacciano in Serie A dopo oltre trent’anni di distanza e la affrontano con un organico ricco di giovani promettenti ma non ritenuto in grado di salvarsi. Il girone d’andata vede il Venezia fisso nei bassifondi della classifica, ma a gennaio il patron Zamparini riesce a ottenere il prestito dall’Inter del fantasista uruguaiano Alvaro Recoba. È la svolta per i veneziani che ingranano alla grande nel girone di ritorno finendo al decimo posto a pari merito con il Bari. Grande merito alla coppia gol composta da Maniero e Recoba che con 23 reti complessive si dimostra una delle meglio assortite del torneo. Una carriera in ascesa per il tecnico di Montemarano che, prima di guidare il Venezia, aveva fatto tanta gavetta tra Perugia, Gualdo e Ravenna allenando in Serie C2, C1 e B. Dopo la salvezza ottenuta con i lagunari, seguono tre esperienze importanti con Napoli, Piacenza e Sampdoria in cui si guadagna l’appellativo di specialista nelle promozioni. Per tre volte, infatti, riesce a risalire dalla B alla A e, proprio alla guida dei blucerchiati, centra la qualificazione alla Coppa UEFA nel 2005. La stagione successiva, però, non è all’altezza della precedente e i doriani chiudono al dodicesimo posto. Il campionato 2006-07 è l’ultimo alla guida della Samp e ottiene la qualificazione all’Intertoto. Nell’estate del 2007 il Torino gli affida la panchina, ma viene sollevato dall’incarico il 15 aprile 2008 a causa di una serie di risultati negativi. La dirigenza granata chiama De Biasi, prima di richiamare Novellino l’8 dicembre dello stesso anno. Le cose non vanno per il meglio e, con la squadra in zona retrocessione, il 24 marzo 2009 viene nuovamente esonerato. Il campionato successivo riparte dalla Reggina in Serie B, anche in Calabria però viene sollevato dall’incarico a seguito di una sconfitta – gioco del destino – contro il Torino. Dopo una breve esperienza da consulente del Perugia, torna in panchina nel febbraio 2011 quando il Livorno lo ingaggia per sostituire Pillon. Il 21 dicembre 2011 interrompe il suo rapporto con i labronici dopo il ko interno con il Brescia. A marzo 2013 arriva la chiamata del Modena subentrando a Marcolin e conducendo i canarini fino alla semifinale play-off, persa poi contro il Cesena. L’esperienza in Emilia si conclude il 28 febbraio 2015 con la società gialloblù che lo solleva dall’incarico a seguito di una sconfitta tra le mura amiche contro il Bari. Il Palermo è pronto a ripartire da Monzon che, in questi anni, si è affidato al più classico dei moduli, il 4-4-2. Schema che potrebbe essere reinterpretato in un 4-4-1-1 guardando l’organico rosanero, o perché no in un 4-3-3. Il compito più ostico sarà in ogni caso quello di riportare il sereno all’interno dello spogliatoio rosanero. Zamparini ha scelto una figura carismatica ed esperta per una sfida che si preannuncia difficile, ma non impossibile. Seppur ricca di giocatori alla prima esperienza in Serie A, la rosa può contare su elementi di qualità e che ben conoscono la categoria. I vari Sorrentino, Maresca, Vazquez e Gilardino avranno un carico di responsabilità supplementare in questo finale di stagione e dovrà necessariamente partire da loro l’input per risalire la china. Novellino è determinato a vincere questa sfida, ben sapendo però che la vera impresa sarà quella di mantenere il posto fino al termine della stagione e non diventare il sesto allenatore esonerato dal vulcanico Zamparini”.

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Redazione Ilovepalermocalcio