Pedullà è una furia: “Palermo-Reggina: l’arbitro-incubo Minelli, il telecronista che urla e i «giornalisti-giudici»”
Attraverso un editoriale sul proprio sito ufficiale il giornalista esperto di calciomercato, Alfredo Pedullà, scrive un editoriale dai toni più accesi del solito in riferimento a Palermo-Reggina e l’arbitraggio di Minelli.
Ecco quanto si legge:
“Il Palermo sta scalando la classifica e merita tutto il seguito possibile e immaginabile. Un mercato importante, una piazza straordinaria, oltre 26mila spettatori per la sfida con la Reggina. Una vittoria anche meritata per gli strafalcioni degli amaranto, troppi errori in occasioni dei due gol rosanero e la disattenzione che in certi casi non ci dovrebbe essere. Il Palermo ha lavorato molto bene sul mercato di gennaio, giusto che sogni. Ma va segnalata l’ennesima direzione insufficiente di Daniele Minelli, 40 anni, un arbitro non all’altezza della situazione e soprattutto non della Serie B.
La Reggina si è lamentata per una cintura clamorosa su Gagliolo non giudicata da rigore (e c’era fallo anche su Liotti…), il secondo giallo di Mayer lo ha visto soltanto lui. Minelli era al Var per Reggina-Genoa e ci aveva messo quasi un quarto d’ora per confermare un nettissimo fallo da rigore su Rivas. Anzi, se fosse dipeso da lui probabilmente non lo avrebbe concesso… Magari per “premiarlo” la prossima volta lo manderanno in Serie A. La cintura clamorosa su Gagliolo è stata giudicata inesistente anche dal telecronista che ha urlato solo a senso unico. Forse dovrebbe controllare il regolamento, è gratis. Sulla qualità di quella telecronaca, da anni, preferiamo sorvolare perché non è una novità (purtroppo). Sulle urla a senso unico bisognerebbe forse pensare che ci sono spettatori neutrali o tifosi che hanno il senso della sportività.
Un’ultima cosa: con tutto il rispetto per quanto ha scritto Nicola Binda sulla “Gazzetta dello Sport”, noi pensiamo che i giornalisti dovrebbero evitare di travestirsi da giudici quando sono semplicemente giornalisti. Stamattina è stato segnalato che la Reggina, dopo il Genoa, rischierebbe punti di penalizzazione senza spiegare come e perché. Poi è stato spiegato sui social, più che altro è sembrata una retromarcia. Sarebbe bene che ognuno si occupasse delle cose di competenza, non si possono tirare sassi nello stagno perché poi centri qualche innocente che non ha colpe. Se la Covisoc dovesse prendere decisioni diverse, sarà la Covisoc a dirlo. Nel frattempo, la Reggina ha rispettato le scadenze all’interno del piano di risanamento concordato a suo tempo e dopo gli strafalcioni della precedente gestione. Bisognerebbe avere un po’ di rispetto, non soltanto quando si chiede di intervistare Pippo Inzaghi…”.
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