Pedullà: “Abodi parla del caso Reggina: suvvia, se ne faccia una ragione. Cellino, è l’ora di farsi più in là”

Attraverso un suo editoriale su “Sportitalia.com” il giornalista Alfredo Pedullà si è espresso in merito a tanti fattori, su tutti il caso Reggina e le parole di Abodi. Nonché sul tentativo di Cellino e del suo Brescia ai danni del club amaranto.

Ecco qualche estratto:

Ci sono presidenti che per giustificare i loro fallimenti calcistici si arrampicano su presunti problemi degli altri in modo da rinascere per grazie ricevuta. Il plotoncino è capeggiato da Massimo Cellino, ma comprende i vari Santopadre, Tacopina, Corrado e tutti quelli che hanno sparso veleno nei riguardi della Reggina. La motivazione era che un rapporto stabilito con un Tribunale era considerato una fake news, come se un Tribunale non fosse una costola dello Stato. La Reggina ha lavorato per mesi e mesi, tra l’altro il debito apparteneva alla precedente gestione societaria, e lunedì mattina ha incassato la famosa omologa. Un passaggio atteso, invocato, per provvedere nel giro di una settimana all’iscrizione al prossimo campionato di Serie B. Cellino ha ritenuto opportuno mandare un suo rappresentante legale per osservare da vicino, nel frattempo i suoi tifosi che gli vogliono bene gli hanno dedicato striscioni non troppo amichevoli.

Logica conseguenza di una gestione, quella del Brescia fresco di retrocessione in Serie C, che definirla fallimentare – stavolta è il termine giusto – rappresenta quasi un eufemismo. Il vero Cellino, quello di Cagliari con idee geniali, è sparito nella nebbia. La sua esperienza con il Leeds non va commentata, basterebbe rivolgersi ai tifosi di quel club. Tornando in Italia, ha pensato di poter improvvisare mettendosi tutti contro, esonerando allenatori su allenatori, coinvolgendo direttori sportivi (Marroccu è un nome) che hanno amplificato il problema. Cellino è lo stesso che ha dichiarato di aver bruciato – da presidente pro tempore di Lega – un faldone con fideiussioni false relative all’iscrizione di alcuni club. Bene, anzi malissimo, nessuno gli ha chiesto spiegazioni come se la prescrizione fosse un valido motivo. Adesso a Cellino non resta una sola cosa: si faccia più in là. Nel frattempo il Ministro Abodi parla del caso Reggina: suvvia, se ne faccia una ragione. Ci sono tante, troppe, cose irrisolte nel calcio italiano: quando avranno inizio i lavori? La parola “riforma” gli ricorda qualcosa? Soprattutto: perché non hanno avuto inizio? Parole, soltanto parole…