L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma su Matteo Brunori e il sogno Vazquez per il Palermo.
Il “day after” è stato all’insegna della massima operatività. Dallo sbarco del City Football Group di lunedì alle grandi manovre è stato un attimo. Il nuovo Palermo ha la necessità di definire al più presto la squadra che da domenica inizierà la preparazione nel ritiro cittadino, ma anche di andare a reperire i primi nomi adatti alla categoria. La dirigenza della nuova era si è divisa tra Palermo e Milano: nella sede di viale del Fante con lunghe riunioni tra il presidente Mirri, il prossimo amministratore delegato Giovanni Gardini e Nicolas de Mountazon, uomo di riferimento del gruppo britannico, mentre negli alberghi milanesi, il d.s. Castagnini e Luciano Zavagno, che seguirà da vicino la parte tecnica con un occhio attento al mercato, hanno iniziato a muoversi tra obiettivi da centrare al più presto e suggestioni che, in questo momento, sembrano di difficile attuazione.
Da chiudere Priorità assoluta va alla chiusura dell’operazione per Matteo Brunori con la Juventus. Da oggi ogni momento è buono per definire l’affare. Il percorso è ormai avviato verso il ritorno dell’ italo-brasiliano in Sicilia e la trattativa potrebbe chiudersi intorno ai 4 milioni di euro, più eventuali bonus. Tra oggi e domani è previsto un incontro, il secondo dopo quello avvenuto la scorsa settimana, tra Juventus, Palermo e l’entourage dell’attaccante che la scorsa stagione ha dato un contributo fondamentale per la promozione con i suoi 29 gol. Poi, ci sono le piste dei ricordi che portano ad ex eccellenti e Franco Vazquez è una di queste. Il Mudo, che in rosanero ha giocato dal 2013 al 2016, è più l’oggetto del desiderio di una tifoseria che sogna in grande che un reale interesse del club entrato nella galassia della holding dello sceicco Mansour. Ieri l’account Instagram del fantasista argentino è stato sommerso di messaggi dei sui ex fans che gli chiedono di tornare a Palermo. Non sembrano, però, esserci i presupposti per avviare una trattativa con il Parma, in virtù dei costi dell’operazione e dell’ingaggio del giocatore. Poi, non è detto che più in là, se si creassero le condizioni, la situazione non possa cambiare. Del resto, le parole del CEO del City Group, Ferran Soriano, riguardo ai programmi immediati sono state chiare: il nuovo Palermo partirà per consolidare la Serie B e il monte stipendi fissato a 10 milioni di euro, da quello che filtra, non lascia spazio a molti colpi di testa sul mercato.