L’avvocato Claudio Pasqualin è stato intervistato da Alessio Alaimo su TuttomercatoWeb.com analizzando diversi temi caldi del calcio italiano: dall’Inter, sempre più favorita per lo Scudetto, alle difficoltà del Milan, passando per la situazione della Juventus e le sorprese della Serie B. Non sono mancate riflessioni su Napoli, Lazio e il momento complicato del Palermo. Un dialogo ricco di spunti sul panorama calcistico attuale.
«Il risultato dell’Inter contro la Lazio è straordinario e rafforza in maniera perentoria il ruolo dei nerazzurri come favoritissimi per la vittoria dello Scudetto. Ma la Lazio si riprenderà sotto la guida di Baroni che si è dimostrato un ottimo allenatore».
A Napoli si è infortunato Buongiorno.
«Un imprevisto importante. Dal Napoli mi aspetto qualcosa in uscita con i calciatori non titolari, ad esempio vedo che c’è un gran movimento attorno a Zerbin».
E la Juve di Thiago Motta?
«Non sembra né carne e né pesce. A volte piace, altre meno. Le idee di Thiago Motta sembrano molto più originali di quello che potevano sembrare a Bologna. A partire dai portieri messi sullo stesso livello. A volte i cambiamenti possono sembrare anche troppi».
Il Milan fatica.
«C’era da aspettarselo. Il mio amico ed ex assistito Mauro Tassotti ha detto che non sono chiarissime le funzioni di Ibra. Ecco, non si capisce bene cosa stia facendo. Doveva comandare, fare e disfare. E invece il Milan è in difficoltà. Credo che i problemi siano nati con l’allontanamento di Maldini, un mito e un dirigente di altissimo livello».
In B brilla il Sassuolo.
«Va spedito in un campionato che è sempre emozionante e difficile».
A Palermo sono scattate le contestazioni contro direttore sportivo e allenatore.
«Che il Palermo debba sudare le famose sette camicie per partecipare ai playoff fa specie. Non era certo questo il programma. Credo che i proprietari non siano contenti di quanto stia accadendo. E la contestazione dei tifosi ne è una prova».
Sassuolo a parte su chi punta?
«Mi piace il Pisa per come si è proposto. Come lo Spezia darà fastidio fino alla fine».