Pasqua in zona rossa, ma gli spostamenti per i viaggi all’estero sono permessi. Le regole
A Pasqua e Pasquetta l’intera Italia è in lockdown, questo significa che anche solo per uscire di casa e spostarsi entro i confini comunali, serve presentare autocertificazione. Gli spostamenti fuori regione sono sempre esclusi, ma forse non tutti sanno che è possibile invece andare all’estero. Senza un permesso particolare, ma semplicemente per andare in vacanza. E se l’aeroporto si trova in un’altra Regione? Nessun problema, si può raggiungere lo scalo anche se si trova in una regione arancione o rossa. Lo consente una nota del Viminale.
“Consentiamo i viaggi oltre confine e impediamo quelli in Italia”
Una decisione, quella del Ministero dell’Interno, che ha sollevato forti polemiche. Federalberghi, l’associazione di categoria che rappresenta gli interessi delle imprese alberghiere in Italia, tuona: “Consentiamo i viaggi oltre confine e impediamo quelli in Italia”.
“Gli alberghi e tutto il sistema dell’ospitalità italiana sono fermi da mesi, a causa del divieto di spostarsi da una regione all’altra. Non comprendiamo come sia possibile autorizzare i viaggi oltre confine e invece impedire quelli in Italia”. Questo il commento di Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi alla notizia delle nuove regole che sanciscono il via libera alle vacanze pasquali all’estero. “Se è vero come è vero che le persone vaccinate o con tampone negativo sono a basso rischio di contagio – afferma Bocca – allora questa logica deve essere applicata anche ai viaggi in Italia, così come alla possibilità di frequentare terme, impianti di risalita, riunioni, congressi e manifestazioni fieristiche”.
Federalberghi chiede che il governo adotti con urgenza un provvedimento per “liberare” le persone munite di certificazione attestante l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone non oltre le quarantotto ore precedenti il viaggio o il risultato di un test sierologico che dimostri di essere guariti dalla malattia.
Vacanze pasquali all’estero per turismo: ecco le regole e divieti per partenze e rientri in Italia
Chi deve andare all’estero per turismo può raggiungere l’aeroporto anche se si trova in una regione arancione o rossa. La regola è in vigore fino al 30 aprile.
Aeroporto
Sulla base delle restrizioni imposte dal Dpcm del 2 marzo una nota del gabinetto della ministra dell’Interno Luciana Lamorgese chiarisce che “sono giustificati gli spostamenti finalizzati a raggiungere il luogo di partenza di questo tipo di viaggi che, in quanto generalmente consentiti, non possono subire compressioni o limitazioni al proprio svolgimento”. È dunque consentito muoversi purché “muniti di autocertificazione”.
Vacanze pasquali all’estero per turismo: dove si può andare? I Paesi
Si può andare per turismo in Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca (incluse isole Faer Oer e Groenlandia), Estonia, Finlandia, Francia, (inclusi Guadalupa, Martinica, Guyana, Riunione, Mayotte ed esclusi altri territori situati al di fuori del continente europeo), Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi (esclusi territori situati al di fuori del continente europeo), Polonia, Portogallo (incluse Azzorre e Madeira), Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna (inclusi territori nel continente africano), Svezia, Ungheria, Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera, Andorra, Principato di Monaco.
E al rientro in Italia? Tampone o quarantena?
È possibile raggiungere per una vacanza i Paesi sopracitati rispettando le misure anti contagio locali e al rientro in Italia nella maggior parte dei casi è obbligatorio sottoporsi al tampone. Nello specifico, chi rientra dall’Austria, dal Regno Unito e dagli Stati Uniti deve sottoporsi alla quarantena di 14 giorni. Isolamento fiduciario al ritorno in Italia è stato stabilito anche per chi va in Australia, Nuova Zelanda, Repubblica di Corea, Ruanda, Singapore, Tailandia.
Non è possibile viaggiare per turismo in Italia
Secondo le ultime disposizioni del decreto anti Covid, in Italia non è invece consentito spostarsi tra le regioni fino al 30 aprile se non per motivi di lavoro, salute e necessità. Inoltre, chi si trova in zona arancione non può uscire dal proprio Comune di residenza, mentre chi si trova in zona rossa non può uscire dalla propria abitazione. Se non con autocertificazione. L’unica deroga riguarda le visite a parenti e amici massimo in due adulti e minori di 14 anni, sempre rispettando il coprifuoco delle 22.
La regola per le seconde case
È consentito raggiungere le seconde case, anche se si trovano in zona rossa, ma solo il nucleo familiare, dimostrando di averne titolo prima del 14 gennaio 2021 e purché la casa non sia abitata da altri. In Alto Adige è vietato andare nella seconda casa se non si è residenti. In Campania e in Puglia il divieto vale anche per i residenti nella regione. In Toscana non possono entrare i non residenti così come in Valle d’Aosta. In Sardegna è consentito soltanto ai residenti e comunque si deve esibire un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti o il certificato di avvenuta vaccinazione anti Covid. In Sicilia si può ma solo con un tampone negativo effettuato 48 ore prima dell’arrivo.