L’edizione odierna de “Il Giornale di Sicilia” si sofferma sulla polemica montata in merito ai soccorsi per il giovane Calandra della Parmonval che ha preso un colpo alla testa durante uno scontro di gioco.
Dopo la paura e lo scampato pericolo per il difensore della Parmonval Gabriele Calandra, infuriano le polemiche sui soccorsi che sarebbero avvenuti in ritardo mercoledì pomeriggio al campo Lo Monaco di viale Galatea a Mondello. Si stava disputando il test amichevole tra Parmonval, squadra di Eccellenza, e Lascari di Promozione. II difensore classe 1994 durante un contrasto involontario di gioco con un calciatore madonita, il quale ha fatto da ponte, caduto sul campo sbattendo la testa e perdendo conoscenza.
A quel punto se non fosse stato per il pronto intervento dei tre allenatori, l’epilogo forse sarebbe stato differente. Infatti, i tecnici Aprile e Bellingardo della Pannonval e Zappavigna del Lascari con una manovra hanno consentito al giocatore di tomare a respirare. I soccorsi sarebbero arrivati con 40 minuti di ritardo – secondo quanto lamentato – perche al 118 non rispondeva nessuno. «Solo alle 19, ben 30 minuti dopo il contrasto di gioco e tramite il 112, centrale unica di risposta alle emergenze, siamo riusciti a richiedere l’intervento di un’ambulanza – dice il direttore generale della Parmonval Giovanni Castronovo -. Dopo i primi accertamenti strumentali il giocatore è stato portato a Villa Sofia dove, in codice giallo, ha dovuto attendere 20 persone prima che gli facessero la Tac alle 05.30 del mattino. AI di la dei ritardi e delle attese in ospedale la cosa più assurda, comunque, è che in piena stagione estiva Mondello non disponga di un presidio fisso del 118 per le emergenze e che l’ambulanza sia dovuta arrivare addirittura da Palermo.