Parma, Pecchia: «Domenica il Palermo ha segnato tre gol entrando in area una volta, aspetto che mi infastidisce»

Alla vigilia del match di Cosenza-Parma, il tecnico Pecchia ha presentato il match e parlato anche della passata sfida contro i rosanero.

Di seguito le sue parole:

«Per ogni partita c’è una valutazione tecnica, di condizione del singolo giocatore, dell’aspetto tattico, del momento psicologico e dell’avversario. C’è una valutazione complessiva di tutti questi elementi. Non mi preoccupano, mi danno fastidio. Domenica gli avversari sono entrati in area una volta e abbiamo preso tre gol. E’ un aspetto che mi dà fastidio, non c’è preoccupazione ma dobbiamo lavorarci. Tante volte commettiamo errori tattici, come a Firenze. Domenica invece abbiamo lavorato bene e c’è stata la bravura dell’avversario. Tante volte lavoriamo bene e capita di commettere errori. Non lo so, anche con il Palermo ci aspettavamo un altro tipo di gara. Non so cosa faranno loro, ma molto dipenderà dal nostro atteggiamento. Se daremo un’impronta ed un indirizzo poi l’andamento lo decideremo noi. Loro sono una squadra che in casa è partita molto bene e quindi ha nelle corde delle belle prestazioni con grandi risultati. Fino al derby avevano fatto un campionato di spessore. Uno preferisce sempre vincere, ma se non si può si deve prendere il pareggio. Bisogna valutare la prestazione totale, non solo la parte finale che poi resta nell’ambiente in generale. La squadra deve lavorare e restare lucida nella gara. Siamo rimasti lucidi anche sotto di due reti, senza perdere la testa o disunirsi. Al di là del punto, mi tengo questo aspetto fondamentale che deve continuare ad esserci. L’impegno più complicato è sempre il prossimo, quello che è successo è andato. Dobbiamo giocare a calcio e divertirsi con un atteggiamento sempre positivo. Se lo facciamo in casa tanto meglio, se lo facciamo fuori è ancora più bello. Mi focalizzo solo sull’atteggiamento della squadra, manca ancora troppo a fine campionato, siamo ancora in costruzione e serve mentalità forte e vincente».

«Altra squadra, altro allenatore. Domani sarà un giorno particolare per l’ambiente, per i tifosi: quale modo migliore per festeggiare il compleanno del nostro club se non con una gran bella prestazione condita da una vittoria? Questo è l’obiettivo, pensando a fare un bel calcio per meritarsi le vittorie. L’ho sempre detto, ho una rosa con tanti giovani e tante individualità. Il vero leader è il collettivo, il gruppo che è intelligente. Questo è l’aspetto più importante, con lucidità per sapere dove vogliamo andare e come vogliamo farlo.Sta dando continuità, in allenamento ed in partita. E’ pronto, ancora non so per quanto ma è pronto e può partire assolutamente perché è in buona condizione. Mihaila? I calciatori devono trovare e sentire fiducia, ma quando trovano la via del gol è la massima espressione di fiducia e consapevolezza. Credo che possa essere un giocatore in più in questa parte finale del girone, l’avevo detto pre-Palermo. E’ dentro. Quello è il dato che mi fa più rabbia. Dopo tutta la mole di lavoro raccogliamo poco. Poi la partita può prendere una piega diversa, ma soprattutto nella prima parte di gara sono passati tanti palloni in area e dobbiamo essere più lucidi. Ci abbiamo insistito tanto in settimana, è un dispiacere raccogliere così poco».