Le due perle di Brunori non bastano: il Parma illude il Palermo che scivola all’8° posto
Quella del Tardini stava per assumere le sembianze della giornata perfetta per il Palermo: doppietta strepitosa di Matteo Brunori e tre punti ormai in cassaforte. Almeno così sembrava fino al 90esimo. Da quel momento la squadra di Eugenio Corini si è sgretolata, mettendo a nudo tutta la propria debolezza mentale, figlia di un momento estremamente complicato, e il Parma ne ha approfittato.
Il Palermo si è sciolto nei minuti di recupero, subendo prima il gol del 3-2 di Mihaila, poi quello del definitivo 3-3 di Charpentier nell’ultimo giro di orologio del match. Un pareggio sicuramente meritato da parte della squadra di Pecchia per quanto proposto in campo nel corso dei novanta minuti ma che, allo stesso tempo, sa tanto di beffa per il Palermo. I 3 punti ormai quasi acquisiti avrebbero rilanciato le ambizioni rosanero e dato benzina pulita per ripartire. A bocce ferme un pareggio al Tardini contro la prima della classe non sarebbe stato certamente da buttare per il club siciliano. Visto, però, il parziale di 3-1 a 5 minuti dalla fine, il boccone da ingoiare diventa davvero amaro per giocatori e tifosi e anche il pari suona quasi come una sconfitta.
Parma-Palermo 3-3: Brunori illude i rosanero, anche i playoff sono a rischio
L’approccio della squadra di Corini era stato, questa volta, praticamente perfetto. La prima perla di Brunori nasce proprio da un recupero palla aggressivo di Coulibaly in mezzo al campo, a testimonianza della voglia messa in campo dalla squadra sin dalle prime battute.
Il 9 rosanero disegna una parabola perfetta di sinistro, da poco oltre la metà campo, che non lascia alcuna possibilità di intervento a Chichizola. Al minuto 17 lo stesso Brunori si ripete inventando un’altra traiettoria stupenda, questa volta a giro col destro, toccando quota 6 in campionato. Primo tempo da sogno per l’attaccante rosanero che porta i suoi a riposo sul 2-0.
La squadra si ritrae, non riuscendo a dare continuità ai due lampi del proprio capitano. Pigliacelli si rende protagonista di diversi interventi fondamentali, soprattutto nella ripresa. Il Parma accorcia con Estevez a inizio secondo tempo e prende coraggio ma il Palermo riesce a tenere botta, nonostante i tentativi ripetuti del club emiliano. Questa volta anche la fortuna sembra essere dalla parte dei rosanero; o almeno così pare. La squadra siciliana riesce a compattarsi e a rimanere dentro la partita, trovando la lucidità di riportarsi a due lunghezze di vantaggio, grazie al contributo dei cambi. Soleri pulisce per Buttaro che favorisce l’inserimento di Segre che da pochi passi supera il portiere del Parma. 3-1 all’85esimo e partita quasi in ghiaccio.
Proprio in quel momento i rosanero abbassano la guardia e allentano il livello di concentrazione che fino a quel momento era stato altissimo. Un elemento che viene fuori soprattutto nel gol del definitivo pareggio dove è evidente la leggerezza difensiva nelle marcature.
La prestazione di gruppo c’è stata, almeno dal punto di vista dell’atteggiamento. Questo, però, non basta più. Oltre alla mancanza di gioco, ormai una costante dall’inizio della stagione, c’è da aggiungere la poca lucidità in alcune situazioni chiave. Oltre al rendimento costantemente insufficiente di alcuni singoli. Su tutti Di Francesco, Henderson, Di Mariano che, alla luce delle loro qualità, dovrebbero dare un apporto decisamente diverso. A questi si aggiungono le prestazioni poco convincenti di Mateju, Aurelio, Marconi. I problemi sono tanti e la classifica adesso inizia ad essere preoccupante. Il Palermo è sprofondato all’ottavo posto, alle spalle di squadre molto meno attrezzate come Modena, Cittadella, Catanzaro e Como. Con questo andazzo, anche i playoff non sono più scontati.